Condizioni dei cattolici nei Paesi Passi. rebbe estinta, s’ingannavano;1 i cattolici tennero fermo alla loro fede.* Nella repubblica dei Paesi Rasai uniti i seguaci dell'antica religione, nonostante tutte le persecuzioni, si erano mantenuti ancora in numero considerevole; il Cerri li calcola in 300.000.® Ma i cattolici rimasero tuttora esclusi da ogni ufficio e, trattati ora con più mitezza, ora con più rigore,* dovettero comperare la semplice tolleranza con gravi sacrifìci finanziari. Si sperò, che nelle trattative di pace di Nimega essi potessero ottenere il diritto della libertà di culto pubblico, del tutto negato sul essi nelle sette Provincie antiche. Sia, nonostante gli sforzi del papa, dell’imperatore e dei re di Francia e di Spagna, ciò non fu ottenuto. Un articolo della pace fece solo ai cattolici di Maastricht promesse, che però non furono mantenute.* Chiese pubbliche cattoliche, riconoscibili come tali, non erano permesse nelle sette antiche provinole. I cattolici dovevano contentarsi di chiese domestiche, non distinguibili all’esterno da abitazioni private. Ad Amsterdam, ove vivevano 35.000 cattolici,* si conserva ancora uno di quest i « luoghi di riunione papistici » ivi è stato destinato recentemente a museo missionario cattolico.7 Nulla dà un’idea così viva delle difficoltà colle quali dovevano lottare i cattolici olandesi nell'esercizio della loro religione, come una visita «li questo luogo venerando, che porta il nome di tOnzen Lieven Heer op den Zolder • (Nostro Signore del granaio) «1 è consacrato a San Nicolò. Chi si avvicina alla casa, non può sospettarvi una chiesa. Essa è ugual«' alla maggior parte delle altre caso borghesi di Amsterdam. Nell’interno si ottenne un grande spazio per riunioni di culto denmleinlo pavimenti e soffitti e collocando in giro delle strette gallerie. Il ricordo corre spontanea» alle riunioni dei primi cristiani nelle catacombe. Vi non * AimnutCK Thijm nel Kirrkenlex. di Friburgo IX* 373. * Il cardinale Aldnbrandini rrw loro testimonianza nel 1.11*2. ch'end e*ponevan*i ad ogni pericolo degli averi e della vita, accogliendo j preti nelle loro cane o visitandoli per ricevere i sacramenti, /¡»flit, de in Comm. Hnynìe d~ Aurf. (A rad. Hayale de Helgigne) I.XXIIf ( IWM ) 393. * Cfr. la predente opera, vol. IX 413 a.. X 3.53*. ' Sulla tolleranza dei funzionari verno il coadiutore /.accaria .Mei vedi la lettera di lui ad Ale**an«fro VII del febbraio IWX) in Moni I 12S. » Vedi Hubert 268. 34S 3«n ». Cfr. »opra p. 57. * Vedi il resoconto di viaggio del nunzio di Colonia Pallavicini del 1676 in Hi/dragen e» Mrdedrciimgrn p. h. HiM. GenaoUrhap XXXII, Am»terdam 1911. 92. che rileva come «la maggior parte» sia »amai fervida*. * « Muséum Amstelkring .. Voorburgwal 40. Qui è anche una raccolta di affisai, caricature e libelli ingiurio*! diretti contro i cattolici; contro il papa ed i monaci si rivolge la pasquinata scritta in francese «vi in olandese: * Caricature. Renversement de la morale chrétienne par les désordre* du monachisme. .. . On le vend en Hollande chez le* marchant* librair* et image» avec privelège* d'Innocent XI ».