Rinascita del nepotismo.	31*5
questo anche la rinascita del Carnevale1 e la rappresentazione pubblica di opere, che si tornò a concedere dopo qualche esitazione.*
   La fisionomia rigorosa, austera, che l’ascetico Innocenzo XI aveva impressa alla vita romana, venne fortemente cancellata dalla rinascita del nepotismo.* Subito dopo la sua elezione Alessandro Vili fece venire i suoi parenti da Venezia a Roma, e, non polendosi ripromettere per la sua età avanzata un pontificato assai lungo, si affrettò a fornirli il più rapidamente possibile di uffici e ricchezze. Il suo pronipote Pietro Ottoboni aveva appeiut indossalo le vesti prelatizie, che già riceveva altresì la ricca abbazia di chiara valle.4 Già il 7 novembre egli vien nominato cardinale <* nipote padrone ». Nel concistoro il Colloredo ricordò, che anche Carlo Borromeo aveva avuto la porpora in età altrettanto giovanile.* Pietro Ottoboni, però, non divenne un altro Carlo Borromeo. Egli ebbe le cariche di « Sopraintendente generale » dello Stato ecclesiastico e di Vicecancelliere.* Vi si aggiunsero ancora ricche pre-bende e l'anno successivo la legazione di Avignone. Ma per quanto alte fossero le entrate del nepotc - 50.000 scudi aU'anno, secondo altri 70.000 7 — esse, tuttavia, non bastavano lontanissimamente ai suoi bisogni. Ci si crede trasportati ancora una volta nell’età della rinascenza, quando si constata quali tesori di argenterie, arazzi, quadri, antichità, libri rari e manoscritti il cardinale accumulo nella Cancelleria.* Questo goditore della vita aveva una
»••potè, coti particolarmente nell * (Mlob. 1725; cfr. PUOLIKI, /iirumrnti 5*1 •*.. »7 g*. 1 « Privilegi. Menaioni e grazie eonceaae da Akaaaudro Vili alli -"Idati « milizie dello Stato eeeleahutieo » Mino pubblicati da F. Sanatisi ■sella .VMtmi Antologia 3* serie IV (ISS3). Xr. 31-41.
*	Vedi •.trrwri Mareswtti del 7 gennaio e II febbraio 1680, loc. cit.
1 Ir. Clementi, Carnevale 54« **•
    *	Cir. • A rriti M arriditi del 9. 23 e 30 dicembre 165*0, loc. cit.
    *	• Ifora si vede un'altra Roma, «crire K. Pallavicini già il 26 novembre 1689. Archivio di Stato di Vienna.
    4 Vedi • .I inm Mareteotti del 22 ottobre I6S9. loe. cit.
   4 Vedi • Arto eon*i*t„ Biblioteca Vaticana.
    *	Cfr. • .1 rrim Montoni del 12 novembre I6H9. loc. cit. e la relazione in Bl<MTioFF9itAL*SEX 53.
    *	Vedi Pancetti. • Vita dei Pontefici ( vedi »opra p. 392. n. 3) e BiaCIIOrES-*ur«Ex 56.
    4 Vedi • .1 rriin ìlaretrMU dell'11 febbraio l*»90, loc. cit.; ClCoaMA, /«eri.-. F黫. \* 631 a». Cfr. • .Irrùo MaremvUt del 3 giugno 1890: « Il cardinale Ottoboni ba comprati li famo»i arazzi della fu Regina di Suctia. prosi prima gl'imperiali nel «uro di Mantova, e poi da fio»taro Adolfo padre di detta Regina nel nacco di Praga, come anco la famoaa libraria della medesima, haven-done congegnato molti libri alla Biblioteca Vaticana, la quale «li quelli era l»rira, havendone gl altri uniti alla propria» (loc. cit.}. L"n arazzo colla rap presentazione della Sacra Famiglia, prorenieote dal cardinale Ottoboni, è tuttora conservato in Vaticano.