435 Innocetuso XII. 1091-1700. Capitolo II. Gli alloggi più distinti erano l’Hotel «lei Tre Re all'imbocco del Babuino e l’Albergo Monte d’Oro, la cui imponente facciata barocca adorna anche oggi (nr. 9) Piazza di Spagna.1 Allorché nell’autunno 1 *¡08 v enne a Roma il terzo figlio del re di Danimarca, prese infitto l’intera casa. Il papa onorò assai questo principe,* ma ancor piti la vedova di Hobieski, ritiratasi a Roma dopo il fallimento delle sue speranze politiche.3 Il 24 marzo 1099 Maria Casimira entrò in incognito nella città eterna, scendendo dapprima nel palazzo ili Livio Odescalchi al Corso. Quivi prese dimora anche il suo vecchio padre, Enrico de la Grange, cui essa aveva procurato sotto Innocenzo XI il cappello rosso. Il papa, che aveva grià prov veduto precedentemente nel modo più liberale per il viaggio della regina di Polonia, la ricevette il 20 marzo al Quirinale.4 La regina nordica ebbe ora una grande parte, accanto alla « Princesse de» Ursins » Maria Anna de la Trémoille.® nella società romana, nel che, corrispondentemente al carattere dell'età. non mancarono dispute di etichetta.® Più tardi la regina abitò al Casino Torres sul Pincio, eh’essa congiunse con un arco cavalcante la strada alla Casa degli Zuccari, ove voleva istituire un monastero. Sulla casa degli Zuccari ancora oggi l’aquila polacca ne serba il ricordo. Maria Casimira fu accolta anche nella società letteraria dell'Arcadia, fondata nel 1600, che dal 1003 tenne le sue seduti* nei Giardini Famesiani sul Palatino.7 La vedova del re di Polonia, tuttavia, non era in grado di emulare la coltissima, intelligente figlia «li Gustavo Adolfo; sorse perciò un epigramma con gioco di parole, che terminava col verso: « Venni a Roma Cristiana, non Cristina».* Maria Casimira era assai pia e volle chiudere coll’esercizio di opere caritatevoli i suoi giorni nella città eterna, eh’«'1 stata sempre il rifugio delle grandezze, che avevano esaurito la loro parte sulla scena «lei mondo. 1 Vedi XOACX 52. * Vedi Diario, wl. «'amplilo XIV 180. 1 Sulla dimora delta regina, durata Ano al 1714. cfr. Cancellieri. Merrato 11*3*».; XoacK 354: GroTTANEU.1, l'na regina di l'olonia a Roma, Fircnif ISS8. Su ricordi della famiglia Sobieski in Rom» vedi Rechoììt nella A Ut). Xriliing 1883. nr. 2iW>; M. WaLISZEWSKI, Marie de la Grange tf Arguirti. Retar de l'ologne, fruttile de Sobinki, 1041-1716, Parigi 1898; G. Angelini, / Sottirskif e gli Stuarda ih Roma, Roma 1883; Suora Antologia, agosto 1908. * />uiri». ed. Campello XIV 183 -185. Cfr. * Barb. I.X 22 p. 18»., Biblioteca Vaticana. * Dal 1075 al 1698 moglie di Flavio Orsini, duea di Bracciano. Circa la aua pomicione in Roma cfr. Recmont III 2. 810#.: Fa. Conuta, La ¡trincete de* frriii». Rami *ttr ni rie et non carattere ¡miitigne. Parisi 1858. * l'fr. GrottanKM.1. loc. cit. c. 7. * Vedi Boni net Itollett. «farte 1914. 370 »». Sull’Arcadia, di cui mi occuperò ancora »otto «’temente XI, cfr. sopra p. 408».. * Vedi CANCELLIERI, l«>c. cit. 193.