430 Innocenzo XII. 1B9I -1700. Capitolo II. il problema doli« strado nel centro della città. 11 palazzo avrei >1* dovuto comprender® un cortile principale mediano e tre seoond ri; innanzi ad esso doveva farei una piazza con portici, adornata ila una colonna antica di Antonino, trovata nel giardino adiacenti-dei preti missionari Lazzaristi.1 La spesa costituì un ostatolo insuperabile all’esecuzione completa di questo progetto; il Fontan i aveva fatto un preventivo troppo basso d’assai, calcolandola in 250.000 scudi; solo per quel che venne eseguito ci volle mezzo milione.* Ciò non può far meraviglia a chi abbia presente la Curi i 1 Vedi MlSCIATZUJ in Vita d'arte IV (1909) 386 ss. * Vedi C. Fontana, Diacono »opra l'antico monte Citorio . . . con lift" di ciò che i occorto nel innalzamento del nuovo edificio della Curia liotmi Roma 1708. Cfr. Misciatelli, loc. cit.; L'Arte II (1899) 278. L’•-lrn > Manicotti del 20 novembre 1(594 (loc. cit.) annunzia: « Il Papa ha ordinai" che si (unni il modello della Piazza, che in forma di semicircolo intende di far-avanti il Palazzo di Monte Ci torio, ma riflettendo che il gettito delle case e l.i compra de' Miti arrivi alla nomina di 50'“ se., si dubita non se ne farà altro L’8 dicembre il papa approvò il modello, e il giorno seguente cominciarono gì * ad abbattersi le case; redi Diario, ed. Campello X 193. L’II dicembro riferì-un oltro • .1 cri«« Manicotti: « Kesta ordinato il gettito delle case dirimpetto al detto Palazzo sino alla strada, che conduce alla chiesa dell'Orfnnelli, allindi formare una bella Piazza avanti del medesimo, attorno alla quale dovranno esser delle botteghe et habitationi per li notori a comodo maggiore della Curi» Intanto era stato portato al Papa un disegno di far una Piazza sontuosissim e la piti bella che fosse in questa città, con far trasportare avanti detto Palazt la Colonna Traiana, tra la quale e quella Antoniana ivi vicina doveva sorger un grand'obelisco servendo di base un scoglio, da cui in varie bocche havrebt» sgorgata l’acqua di Trevi, il cui fonte doveva esser colà trasferito, ma bell” era il pensiero tralasciato per la gravezza della spesa ». 11 14 dicembre remi-deciso di fare la tirando piazza innanzi a Monte Citorio (Diario, ed. Cam peli" X 193). Il 25 dicembre riferisce un,• Arriso .ilarocotti: questa settimana • gTan gettila, essendosi aperta in tal modo una gran Piazza, che fa in»gk'",r mente spiccare la magnificenza di quel vasto e nobil editino. che si accrescer di vantaci» e si riddurrìi alla forma del primo disegno ». Perei* il papa v’in corpora 8. Hiagio. in cambio del quale i Comaschi hanno ottenuto $. Nicchi a' Tesarmi. Un • .Irriso del 1° gennaio 1695 annuncia il proseguimento dei lavori nella piazza davanti Monte Citorio, • che pare un incantesimo »: il 29 geo naio 1695 continua la demolizione delle case, ina i lavori al palazzo sono arr* stati |M-r il freddo: nell'estate essi proseguono, si vagheggiano ansi ancoratiti piani liti luglio), che però l'H ottobre sembrano in raffreddamento; il 20 novembre si arruolano cento nuovi o|ierai |» r i < lavori della fahrica di Moni* Citorio». Il 7 gennaio 1697 viene annunciato, che domenica il papa andò al tieni», • visitò la fabriea di Monte Citorio. della quale si vanno perfeMionand» li lavori, allnchè senza dilatione possino andarvi ad habìtare l'auditore et il tesoriere della Camera *. Il 7 aprile 1697 l'Cditore entrò nella sua nuova sede • nel Palazzo di Monte Citorio. ove restano sospesi del tutto i lavori che vi » facevano per conto della Camera, ma vi si alzono alcune case di particolari attorno quel palazzo ». Anche 1’« impresa di Civitavecchia va lentamente ». evidentemente per mancanza di denari. Nessuna meraviglia, che i mezzi vem» sero meno, perchè secondo il Diario, ed. Campello X 204. fino all'ottobrr 1696 erano già stati spesi per la • fabriea di Monte Citorio » 500.000 scodi- • J remo Mantrutti. ltiblioteca Vittorio Kmannele di Roma*