Alessandro VII! e I>eopoldo I. 405 desideri dell’imperatore, ebbero la porpora Francesco Barberini e Lorenzo Altieri.1 Decisive per la scelta di questi due prelati furono le loro relazioni di parentela coi nepoti del papa.* A Vienna si era indugiato a lungo a prender misure energiche; ora il 29 novembre si decise, che il rappresentante dell’imperatore, principe Liechtenstein, lasciasse Roma senza udienza di congedo, mentre il cardinale Goès, in considerazione del conclave presumibilmente vicino, sarebbe rimasto ancora là, ma seiusa aver più rapporti colla Curia; all’incaricato di affari della nunziatura viennese verrebbe interdetta ogni relazione con la corte imperiale e col governo; inoltre Leopoldo I avrebbe diretto una protesta al Collegio dei cardinali.* Ma non si giunse ad eseguire questo decisioni, perchè nel gennaio 1691 il papa ammalò gravemente. Ancora l’il novembre 1690 era stato annunciato da Roma, ••he il vecchio papa godeva della miglior salute. Il suo più gran malanno era, che non voleva rammentarsi della sua età e bì dedicava con zelo immutato agli affari della cristianità, soprattutto all’accordo colla Francia.4 Effettivamente Alessandro Vili non aveva mai risparmiato le sue forze; anche da vecchio egli lavorava come un giovane.* Ma alla fine le sue forze furono esausti». L’H gennaio 1691 tenne ancora un concistoro,* otto giorni dopo fu costretto a mettersi in letto per una resipola alla gamba.7 Da principio si 1 Vedi * Acta connist., Biblioteca Vaticana; Gbarxacci I 371 a.; N’ovaes XI »1 a.: Marchesi Bcoxaccorsi 544 «a. (au Altieri). • Coni* intuizioni fatte in Pai entrili» da diversi autori (riguardo alla nomina a cardinale di Francesco Barberini), nel Barb. XLIV 225, Biblioteca Vaticana. * Vedi BISCHOFF9HA09EN 142 *8. ' Vedi ivi 167 a*. Non meno grande che a Vienna era l’erri iasione a Koma. Cod scriveva in data 2 dicembre 1190 il segretario di stato all’Uditore Francesco Tucci a Vienna: • «Tutta l'industria et opera de’ ministri cesarci in questa corte non tende ad altro se non che ad accender fuoco ed a moltiplicar inveii-tioni costà, onde se ne cumulino fra ambedue le parti i dissapori. F.d è assai verisimile. anzi si tien per fermo da' più sensali che (intanto che i predetti vi si trattengano, non sia per comporsi alcuna differenza. nè farsi cosa di buono. Per questa medesima ragione si è allontanato dai medesimi e di qui il »igr. cardinale de Medici, che non poteva • non voleva accomodarli alle loro massime e risoluzioni etc. » iVaimoI. di Germania 216 p. 16, Archivio segreto pontificio. Il papa si mostri» contrario all'erezione di un novo F.lettorato per lo Hannover; Ernesto Augusto avrebbe dovuto esser promosso unicamente nel caso, che effettuasse la sua intenzione di passare alla Chiesa cattolica (HlLTEBRAXnT, ReuntoMvfriutndl* ngrm 101 ss.). Oli sforzi dello spinola per la riunione (vedi sopra p. 550» furono giudicati da Alessandro Vili, come pure da Innocenzo XII, più favorevolmente ebe da Innocenzo XI (Hilte-braxdt 80 ss.). * • Arriso deU’11 novembre 1690. Biblioteca Vittorio Emanuele di Roma. * Vedi la relazione in OÉRis. loc. cit. 19». * Vedi • Acta consist.. loc. cit. * Cfr. il » Diario nel Barb. 46S3 p. 4 Biblioteca Vaticana.