Difesa dei diritti ecclesiastici. 31)0 tutti i suoi reclami.1 Egli premette soprattutto per la soppressione della cosiddetta « Monarchia Sicilia ». L’abuso fatto di questo privilegio era così stridente, che Innocenzo nell’aprile 1681 disse, « ho la Monarchia Sicilia avrebbe finito per rovinare quella stossa di Spagna.* Ma i funzionari spaguuoli non pensavano a cedere.* All’ultimo il papa perdette la pazienza, a, sebbene i cardinali Cibo e Carpegna lo dissuadessero, fece s«*omunicaro nel 1687 dal nunzio i funzionari napoletani. Il gabinetto «li Madrid, però, esigette il ritiro di questa pena e da ciò foco dipendere il permesso allVsaziono della decima turca «lai clero «paginado.* Anche nell’America «lei Sud il papa ebbe a lamentan*, eh» i «liritti occbwiastici del vescovo di Cartagena veniss«»ro violati.* Durante la gran lotta di principii con Luigi XIV Innocenzo XI non dimenticò di levare la sua voce contro il maltrattamonto di taluni conventi da parte degli impiegati regi.* In qual modo lo spirito dell’assolutismo offendesse dapertntto i diritti della Chiesa, ri può rilevare dal fatto, che perfino sotto I/eopoldo I, penwinal-mento così pio, impiegati imperiali si |>ermottov»no talora gravi usurpazioni.’ 11 3 febbraio 1685 il papa dovette ammonir«» (’imperatore, che non attirasso la maMiziono divina sulla sua guerra contr«» i Turchi limitami«» la lil»ertà eccle*iasti«'a.* 1 Vedi BojaN'I III 49 *»., 53. 57. «3, 73. 93; Bakoi/i lime hi t. S/mujh