Codde invitato a presentarsi a Roma. 483 nunzio. La lettera della congregazione a Codde non si può chiamare una citazione; egli venne invitato a venire a Roma personalmente per il giubileo dell’anno 1700 e a riferire alla congregazione sopra la situazione in Olanda e sopra alcuni dubbi.1 Quesnel opinò che il meglio che potesse fare Codde era di dirigere a Roma una lettera assai devota por guadagnare intanto tempo; la guerra in Olanda, la necessità di chiedere il permesso del viaggio agli stati generali davano in mano sufficienti pretesti.* In questo seuso scrisse anche il Codde al cardinale Albani.* La congregazione rispose ora in tono più risoluto che il vicario apostolico obbedisse senza ritardo all’ordine papale.4 .Ma Codde era deciso a non venire a Roma e cercava una scusa che fosse plausibile;5 ma la sua disobbedienza che si rivelava manifestamente nella sua lettera indusse la congregazione a fargli comunicare per mezzo dell’internunzio di Bruxelles l’ordine preciso di comparire in Roma e in caso