I-i reHUtenxa deU’Università ai quattro articoli. 224 nunzio Lauri di esprimere ai dottori la sua gioia e la sua lode.1 Queste disposizioni largamente diffuse difficilmente potevano * inibire a Luigi XIV; ma egli era risoluto a non cedere. Perciò U governo ricorse ai suoi vecchi aspedi enti della corruzione e della minacei». Il 1° maggio 1682 una deputazione del Parlamento «i recò alla Sorbona; nessuno, ad eccezione del sindaco Pirot, acquisito alla corte, sapeva ciò ohe essa volesse. In base al regio precetto si richiese ora l’iscrizione dei quattro articoli nei registri dell’università. Il vecchio decano d’età H^tille non osò alcuna n-'istenza; egli accompagnò la deputazione fuori della sali» e non tornò più indietro. Il sindaco Pirot, pertanto, rifiutò ogni discussone ulteriore, dimodoché l’adunanza ai sciolse senza aver preso ne*Mina decisione.* Luigi XIV ne fu assai scontento; il Mi maggio egli commise da Versailles al sindaco Pirot di provvedere a che il decreto venisse eseguito. Ai dottori non riconobbe il diritto di deliberare o disputare sopra un precetto regio. Il Pirot venne autorizzato a prendere provvedimenti nel cimo di resistenza ulteriore.» Il re era tanto più irritato, perchè temeva, che a Koma si risapesse la resistenza dcll'Universila contro i quattro articoli.* La Facoltà tuttavia, nonostante lo sdegno del rn, non cedette. •suoi capi erano i dottori Mazure, Itospcrier e Mangiar, contro i quali il re si mostrò cosi sdegnato, che voleva congedarli dai-l’UniTersità. Il Colbert gli consiglio moderazione, affineIn- il pubblico non sapesse nulla della resistenza. Anche il Procuratore generale Achille Harlay dette lo stotso consiglio, tanto più che c’era da temere un possibile cambiamento di opinione da parte del riero, ancora presenta in gran parte a Parigi; si ritenne pertanto più’savio, che il re non facesse valere la sua autorità con Toppa fretta e troppo sposso.* Ma già il 15 giugno 1682 si era giunti a convincersi, che aspettando non si otteneva nulla. Achille Harlay riferi in questo senso al Colbert; proposte nuove egli non ue seppe fan», ma osservò solo esser desiderabile, cheli re sceglieste > mezzi meno dannosi.* Luigi stimò la situazione cosi preoccupante, che già la notte dopo spedi un corriere a Parigi con una istruzione reale per il l*rocuratorr generale. In base ad ossa si proibiva rigorosissima-fuent« alla Facoltà di deliberare ancora sulla questione. All» 7 del mattino essa doveva inviare una deputazione al Parlamento a • * A Lauri in data 15 Zia**« l*»3 e ia «ito. ivi- * OSju*. .1 maUrt 3*9 m. * Tr»«o della Mt«ra mie »ri Ut. • Mmatuk del Coltovi al Piwarat** c»**ral*' Adrffe Itati«?. Ivi MS. * Irt 3U» 3&S. • tri SM. Futa*. SM« 4M n«. XIV. a