VINETIANA LIB. Ili* 181 ftretto a combattere ; dalla qual cola havendo in ogni tem- i po havuto 1’ animo lontano, in quello giudicava doverfi mai-fnnamente aftenere : peroche quando fi luffe ricevuto alcuno ancorché picciolo danno , onde in qualche parte rimaneffero diminuite, ò la forza, ò la riputatone, cono-fcevafi doverfi per ciò grandemente raffreddire i penfieri del Rè di Francia intorno alle cofe d’Italia; poiché egli fteffo haveva più volte affermato di riporre buona parte delle fue fperanze ne gli ajuti de’ Vinetiani .* però haveva più volte col mezzo dell’ Ambafciator fuo fatto loro fa-pere , che non doveffero arriichiarfi alla battaglia, nè tentare alcuna cofa ancorché con minimo pericolo avanti la fua venuta in Italia y non effendo fano configlio ii porre a rifchio tutta la fortuna , .& fucceffo di quella guerra con una fola parte delle forze.. Però 1’ effercito Vinetiano ridotto al caftel d’ Efte, da-poi che le genti Spagnuole dal territorio Vicentino erano paffate nel Veronefe , il Senato moffo dalla medefima cagione , non volfe affetitire al configlio dell’ Alviano di condurre le fue genti ne’ confini di Rovigo ; conciofìache approffimandofi i Francefi all’ Italia 3 per la venuta de’qua- li fra breve fpatio di tempo farebbono flati gli Spagnuoli coftretti ad allargarfi da quei confini , giudicava doverfi afpettare tale opportunità per dovere , & più ficuramente allargare le fue genti dal loro flato ^ & con maggiori fperanze affalire l’altrui. Tuttavia nel medefimo tempo face-vanfi frequenti correrie da’foldati della Republica, con le quali i cavalli leggieri principalmente tenevano in ogni parte difturbati ., Òl travagliati i nemici . Qiiefto carico era flato commeffo a Mercurio Bua , & Giovan di Nal-do , i quali dimoftrarono grandiifima virtù : il Naldopaf-fato nel territorio di Rovigo fece molti huomini d’ arme de’ nemici prigioni ; & il Bua entrato ne’ confini del Veronefe conduffe fuori grandiffime prede , effendofi acccofta-to cofi preffo alle mura di Verona , che ritrovato a cafo il Conte di Carreto , il quale poco avanti era ufcito d’ una delle porte della città , 1’haverebbe fai Lo- prigione ,