19» Innor. il/ii \|. 1670-1080. Capitolo IV. Luigi XIV era esattamente informato sugli umori della Curia. Nonostante la mia potenza e il suo procedere provocante, egli temeva una condanna papale solenne del diritto di regalia così largamente esterni, (ili riuscì pertanto assai gradita la proposta ilei cardinale Rospigliosi, elle ambedue le parti cominciassero j»er spendere ogni pasto ulteriore ed entrassero sul terreno delle trai tati ve.' Luigi XIV fece consegnare al papa dal suo inviato in Roma, il duca IFEstrfes, la risposta al terzo Breve, la quale esprimeva iti parole piene di devozione i suoi sentimenti verso la Santa 8ed. SI annunciava inoltre l’invio del cardinale D’BstnVs quale inviato francese straordinario a Roma. La lettera non conteneva particolari sulla questione delle regalie. Il re esponeva ili esser persuado, che non avrebbe più fortuna nelle sue intraprese, ove rimane-«* in dissidio col papa.1 Il cardinale pio sospettava uno scopo recondito dietro i passi del re. Egli pensava, che la Francia volesse guadagnar tempo eer le parole aspre dell'ultimo Breve; lo aveva offeso particolarmente, che il papa prospettasse al re come punì zione di morire senza discendenti. A ciò Innocenzo avrebbe replicato, che tiua risposta «li Luigi ai primi Brevi era mancata, e che la salute deU'anima del re gli stava talmente a cuore, che non poteva tralasciar nulla per ammonire ancora una volta, e precisamente con più insistenza. Ove il re non scorge««* il suo errore in questa vita, lo scorgereldte tanto più chiaramente nell’altra. Il re deve «»stirpare il cattivo loglio della regalia, se non vuole precipitare in rovina sè e tutta la sua «liscendenza; egli deve prevenire la caduta della punizione sulla sua stirpe già in vita sua.* » * Di» »1 Runv» in d>U 24 aprite ItivV Sw+sutl. W> Fmam IIP. A t -«bivio »«greto pontificio. I-a lotterà mpoae filalo era arrenato mnl |6*o. * l*io in data 13 Indio leso. pronao l'i nm r.1. fiKnum 1X3. * l*m in 4ala 13 tacito IASO, ivi 131. * Utniiiiu I Uì. * t**o In «tata 30 ln«tK> 14». Iw. cit. 133.