S# Innocenzo XI. 1070-inno. Capitolo II. era l't.m.ina, in cui *i elaboravano i piani diretti all’annientamento dei principi cristiani.1 In Occidente si raccontavano cose spaventi«* circa i disegni dell’uomo onnipotente:’ egli voleva conquistare Pre*buri;o, Vienna e Praga, quindi attraversare la Germania e misurarsi sulle rive «lei Reno con Luigi XIV; dopo averlo vinto correrebbe a Kotna a fare «li 8. Pietro le scuderie del sultano.* S«> anche in ciò il terrore dei Turchi può avere aasai ingrossato i rumori provenienti dall’oriente,4 certo l’uomo ambizioso aveva mcMo gli occhi sui possessi ahshurghesi e verosimilmente anche sull'Italia. I*a conquista di Candia nel 1669 e la felice conclusione della guerra tu reo-polacca nel 1670 fecero salire assai le speranze «lei Turchi; già per Panno successivo 1677 lo sterno Ahmed Ktì-prUlu, s•». 23». La irUiionr di Pietro Cu rano <■ dei IM2. Ku>rr, anno 1*13. pp. in il, 377. * Il Motwni lo chiama (loc. cit. 2071 • imperatore •Vedetti ». * DaUMi'. UmMn de fnlofw i 74 a.. Ut., pre*ao Dt‘ lltVU 1>K IIUVIl nella fiumi ifku*. Vili ( 1S»4) 72. IIelle Teliate dei Turchi »u (toma parla wnwdo il MH-Vat l> Il U vnia indìratiasr di Ioni«) aoobe il imitImw de '»«uni Andre Unatbran. * tiara Uuatalà inlraptrue l'ittarrn a Vienna «oh» quando tu urani detta neutralità di XIV. tedi «otto p. 34. 3S l'ir. KóHUta. Onealai. /’«Ititi S»-W. U <|iial«> prende a Uà» la corrtapondenaa Ua U«ì ed 1 »noi inviati a t uotantinopoli. e (iun nella Ktt. de» f»«( fcial. XXXIX 104 III. * lUlKHJ lu*. urr. Ine clt.. 20». 335. ttr. «otto p. SS II nunzio di Vienna. RmtM. wllr ima nlaliool del l(#3. toma »empr« ad ii»«é»tcrr. che eolia radala di Vienna «u»W>r »tal» »«UOtellat« anche il deatloo di Roma. * < IT. «otto p. *» * Hox*«h t U •>. Il IkHuuuKi aggiun(e. che il papa rtmao am» «mentolo di ar«t tallo tmu» militar* da gtoraae. dr. »opra p. 10. .Hi veda chiaramente. eh» la If0rada e aorta premi» * Bov*UI« i Ul il cardinale Benedetto «Mewakhi ha tallo (luple all'imperato«* Leopoldo ni • rv «‘ammiro per meaao di rtumra Rwathi ••Manti per la wnma di *0.000 < aure« >. In qa*uta torma, per nnti. la noi irta non pno ««aere malia Ke C«Mmin> mori nel |«*9. mentre il BanrM tu nuano a Varuri» «alo dal «ragno 1*73 «d a Vienna dal »ettemhre 1*74 «orrupoodeo temente è da correggere anche Boittl I a in un imatdro del cardinale Ode- Le condizioni della Turchia «econdo ir. Paolo da Lagni. 31 giorni del suo pontificato egli si prefisse di realizzare una lega offensiva dei principi cristiani, che penetrasse nel cuore dell'impero ottomano, conquistasse Costantinopoli e cacciasse i Turchi da tutta l’Europa. La pace - diceva egli al principio del 1678 al cardinale Rospigliosi - la diffusione della fede nelle contrade, ove non è penetrata ancora, la guerra contro i Turchi, ecco la salute dell’Europa.1 L’inviato «li Luigi XIV alla corte papale, duca d’EstrtW, annunciava nel 1677 al suo sovrano: il soggetto di conversazione più gradito al papa è la guerra contro i Turchi.* Egli opina che si ilebba conquistare Costantinopoli, e che la cosi» non sia tanto •lifticile quanto si pensa. Francesi e Kpagtiuoli dovreldiero concludere un armistizio e marciare insieme contro i Turchi.' 11 cappuccino Fra Paolo da I>agni, che aveva dimorato lungamente in Turchia, presentò nel 1678, fonie dietro richiesta del papa, quattro pareri sulle prospettive di una guerra offensiva contro la Turchia.4 Il grande errore degli stati cristiani di fronte alla Mezzaluna, egli espone, consiste nell'i«sersi Un qui fatti sempre sorprendere dai suoi seguaci. Si «leve invece attaccare. Quel che trattiene da ciò i principi cristiani, è il terrore dei Turchi. Ma «luesto spavento è totalmente infondato. Dalla battaglia tli Lepanto in poi i Turchi non |toMiedono più che l'ombra dell'unti«-a potenza. La Mezzaluna e «-alante. La prima causa «li ciò e nell’. l'n altro motivo è il cattivo governo. I>a cento anni, al posto dell’antico e rigoroso reggimento fondato sulla ragione e il diritto, v subentrata la tirannia. I pascià mirano solo a trar denaro dalle loro provincie. e per questo adoperano tutti i mezzi. Di qui il grido di dolore dei popoli. Ea*i mandano inviati con reclami a Costantinopoli, allora il paacià è richiamato, gli vien tolto il «lanaro e mozzato il capo. » al suo ponto viene un altro, che fa. «e possibile, ancora peggio. La corruzione della giustizia non è minore. 1 Cadi la vendono ai maggiori offerenti e praticano eator sioni. Ne seguono impoverimento e diminuzione della popolazione, •caichi di 20.000 ftonni alia Polonia tappiajn» dalla rWatton* del »ansio Iluon-Tiai in data 31 gennaio 1*74; ridi rutx< t. /‘«p* immatrmt X! 31. a. 3 e Parte I di «jtMHtfo toI. p. *4*. n a 1 II daca r»'K*tr*e» • Luigi XIV ia data i graaato I«7S, la HlOlilt> II 7». * II daca I» Katree* a l.uigi XIV 0 I* noTcmbrr |«77. M • II dora Ii KüiWm a Lmgi XIV ia dala 7 •»tiemble « 9 noTrmbr* 1677. ítri 74 * ' • Td. U ost. I. I4Í. Biblioteca V aliena*. La data rwulta da] I. 22*. ore ai diarorr* deüo «gambeto di Mmmiu da parte de» Kianrm • ia qnrato anuo « il rweré «pagnaeto (ñ*ia|» imM ia Mroilu il 34 mano 1*7*