2íM Innocenzo XI. 107&-K5H9. Capitolo V. facera eh© condurre un gioco disonesto. TI cardinale aveva esposto al papa, che le trattative con Luigi XIV' diverrebbero assai più facili, ove gli fosse inviato un Breve lusinghiero. Innocenzo fu pronto anche a questo. Per ottenere un risultato il più favorevole possibile, egli fece sottoporre al D’Estrées per parere tanto l;t minuta, quanto il Breve propriamente detto. Il D’Estréos si mostrò soddisfatto; venne incaricato dell’invio del Breve e ne distribuì copie per Boma. Non inviò, tuttavia, l’originale o negò addirittura di averlo ricevuto!* In tali (‘(indizioni le trattative non potevano più esser condotto innanzi fruttuosamente. Il 15 marzo 1680 il papa incaricò il nunzio a Parigi di chiarire all’inviato di Venezia, che non era il papa a far fallire la mediazione ingleso; la colpa era, piuttosto, solo del governo francese, il quale voleva risolvere tutte le questioni colla forza, pure avendo sollecitato proprio osso quella mediazione. Innocenzo ora non aveva più nessuna sjieranza in una conclusione pacifica del conflitto.* Il Lavardiu vide svanire completamento le sue speranze di un successo della sua missione e fece responsabile il cardinal I)’Estríes dell’insuccesso finale.* Il papa fece ordinare dal nunzio al La Chaizo di far rimostranze al re; non facendole, agirebl>e contro il suo dovere. La mancanza di buona volontà a Parigi nelle trattative risulta anche dal fatto, che il Croissy presentava sempre nuove domande. Cosi egli ritirò fuori l’affaro di Colonia, che |>er il papa era liquidato definitivamente, e richiesi» ancora un altro cappello cardinalizio por la Francia.4 Una simile condotta può aver subito anche l'influenza dell’insuccesso della diplomazia francese in «Spagna, dimodoché furono lasciati cadere tutti i riguardi. La dichiarazione di neutralità, cui mirava la Francia, non fu data dalla Spagna nella forma desiderata. Il governo di Madrid dichiarò più volto di volersi attenere a tutti i trattati vigenti tra la Francia e la Spagna; l’inviato fran- 1 • * [Il Ilnfvt era «tato] prima communio»!» in minata e poi mondato tirila forma Milita al medesimo cardinale | l)'K»tnV»|, il quale. invece . come doveva. a 8. M*à lo fece contre in copia per le mani di tutti e ne. ivi. * • • ma roteata corte che non vuol procedere con la dovuta giu»tuia c buona fede e pretendo di vincer tutto con la violenta e con l'artificio, mentre è noto ette dalla medesima corte non è »tata mai amin nu la «udetta media-•ione da lei prima non «olo ricevuta ma richieda ». Cibo a Kanuui in data 15 manto liVM». tri. * * • Sì dice che I ». Ivi. * * Cibo a Ranuuti in data 20 mari« I6S1». ¡ri.