Morte del papa; Breve «Multíplices inter». 407 Ancora il 30 gennaio Alessandro Vili dettò una lettera a Luigi XIV. Vi diceva, che, prossimo a render conto al tribunale di Dio, cosciente del suo dovere, egli dichiarava nulle tutte le decisioni prese in Francia contro i diritti della Chiesa e l’autorità della Santa Sode. Comunicando questo al re, lo pregava di comportarsi adesso finalmente come si addiceva al primogenito della Chiesa.1 Da questo momento in poi il morente passò il tempo in esercizi religiosi, ma fece entrare ancora quasi tutti i cardinali. Dopo aver ricevuto devotamente il Viatico e l’Estrema Unzione, morì il 1° febbraio 1691, in età di 81 anni.1 Il Breve del papa morente non contiene, come ò stato creduto, una condanna dommatica degli articoli gallicani, ma dichiara solo - questo, però, con tutta risolutezza -, che la Dichiarazione del 1682 e la sua conferma da parte del re, e cosi pure l’editto sulle regalie sono giuridicamente nulli e senza forza obbligatoria.* In altre parole: il Breve non intende pronunciarsi sulla dottrina «lei Quattro articoli, ma dichiara, che l’assemblea del 1682 non aveva nessun diritto di formulare i quattro principi, e quindi la sua decisione ò invalida giuridicamente. Anche cosi il Breve fece il suo effetto: i Francesi in Roma, spaventati e sconvolti, spedirono Mibito un corriere a Parigi;4 essi riconobbero, ehe il Breve colpiva al cuore le tendenze di politica ecclesiastica di Luigi XIV. Con quest’ultimo suo atto Alessandro Vili si mostrò degno successore d’Innocenzo XI. Ambedue perseguirono lo stesso scopo, il ristabilimento del diritto della Chiesa, l’uno con una resistenza inflessibile, l’altro con una arrendevolezza estrema, che tuttavia mantenne pienamente i diritti della Santa Sede.* Luigi XIV giudicò opportuno sopportare tranquillamente la cassazione dei «noi editti, sebbene i gallicani fossero favorevoli a contromisure.« Questo fu già un primo successo. Si può «lire, che al papa morente spetta il merito di aver preparato la vittoria flruUe della Santa Sede 1 Vedi Bf.knini, Il eretici 737. * • Verso le 22 bore, die» il Liechtenstein nei »uoi diari, loc. eit. Confronta • .irriw Manicotti del 3 febbraio ISSI, loc. «it. e • Relazione della autopsia del cadavere di I’. Alessandro Vili fatta 2 febbraio 1691 da Ipp. Magnani, chirurgo del Palano, nel Vat. S22». Biblioteca Vaticana. * Vedi Dcbrckl nel Die». apolnfétiqu* de la foi calk. II. Parigi 1924. 266«. * Vedi oltre le relazioni degli imperiali citate dal BisìIIOffshacsex 172, n. 50, anche 1’ • Arrieo Manemtti del 3 febbraio 1681 (loc. cit.): «Tal ina-•pettata risolutione e diehiaratione della 8. 8.. «»come riempi di ronfuaione li Krance»i, mandan