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tiili<M*pnxi> XI. 1078 >1689, l'api tolti IV.
documento consiste in appunti presi dal Fleury in una eonvw»»-/ione con Bossuet. Hi tratta s«do di parole di richiamo; ina l’appunto, nonostante la brevità frammentaria, ci permette di gettare uno sguunlo miì lavori della commissione consultiva. Inoltri' uoo sconosciuto, che non doveva esser lontano dagli ambienti <l*l Fleury o forse del Bossuet, redasse un compendio di tutto il corni delle discussioni.1 Come succede in ogni assemblea» piuttosto grande, anche stavolta il lavoro principale venne fornito dall* commissioni, in cui il governo seppe far valer«*, direttamente «• indirettamente, la sua influenza. L’assemblea plenaria trasforma quindi le proposte della commissione in decisioni, in una comi» •• apparentemente ecclesiastica.
   1*1» questione della regalia venne attillata per chiarimento al gran cancelliere Le Tellier, a suo tìglio l’arcivescovo Le Tellier di Itcims ed al vescovo Bossuet. Dirigenti furono i due Le Telliei l.a commissione partì dalla tesi, che vi fosse della gente, la qual* si dava molto da fare per distruggere le libertà della chiesa galli cana e i loro fondamenti.' Ciò mirava naturalmente in prima line.» ad Innocenzo XI, che secondo la concezione francese non avrebl* dovuto immischiarsi nei conflitti di Painiers e di Charonne, prim * di aver fatto esaminare le cose sul posto da commissari, second" le prescrizioni del Concordato.* Non si trattava, però, di appelli nel senso «lei Concordato, ma della protezione da parte del ponte lice di ecclesiastici oppressi. Mentre si pretendeva di tutelar» contro simili presunte usurpazioni del papa le libertà gallicane, si abbandonavano le libertà effettive della chiesa francese al n* ed ai suoi consiglieri. Al divinizzato capo supremo del regno l’assemblea accordò il 3 febbraio 1082 l’estensione del diritto di regali-* a tutti i vescovati «lei regno, dopoché Luigi ebbe fatto delle piccole concessioni circa l'esercizio pratico di questo diritto.4 8u questa base venne formulato il primo dei quattro articoli gallicani del 16R2, il «piale «untene»» una dichiarazione dottrinile e dicevi», che il re ed i sovrani laici sono in tutti gli affari temporali indipendenti sotto ogni riguardo dal potere ecclesiastico, e che il papa non può deporre nessun sovrano.1
   1 • XkmimI. dt	IM, Citi» da latori IMI. Archivi»
pontificio. «Ir. i da* appunti in Gànix, .4iwMw 3*4 a», (nulo in «Monito; Fuumt pinna <Hjux « Axomtmcs prnMo i»£njx>.
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