2W> Innoren*o XI. Ifi76-IBS9. Capitolo V. Cristina «li Svezia, il cui »»imo era improvvisamente cambiato » favore «Iella Francia. Tuttavia il cardinale Spinola sottopone mJ Innocenzo XI il nuovo progetto, secondo il quale veniva conferita agli inviati dal governatore di Roma una limitata liliertà di qu.»r-tiare, ma era soppresso il diritto di asilo. Il Cardinal IVEstré««, sellitene ritintalo dal papa come inviato aveva, secondo quel rh« dice il (ìiorio, assentito magnanimamente al piano.1 In cinzii romani il nuovo piano conciliativo uni ritenuto accettabile, perchè capuco ili soddisfar«' ambedue le parti; anche di verni inviati e cardinali consigliavano al papa l’accettazione.1 Ma Innocenzo XI ritinto anche questo progetto, perchè non voleva trattative, ma semplicemente (’osservanza «watta della sua Bolla.* In Francia, trattanti, si cercava di far apparire in faina luce il contegno «Itti papa. Il Ctoissy si perniine di parlare della Boll» in una maniera, che fu ribattuta vigoronamente da Inn<*cenzo XI Quel decreta, dichiarò il papa, corrispondeva alle Bolle dei suoi predeccessori e non implicava nessuna usurpazione dei diritti regii.« Particolarmente egli ribattè anche l’asserzione, che a Boni » si esigesse la rinunzia al <|iiartiere in maniera cosi rìgosa unicameiii-«lai re di Francia, e si facessero commissioni all'ambasciatore spi» gnuolo.* Il canlinal D’Entrée* favoriva la confusione con ragguagli inesatti, descrivendo come insignificanti gli abusi nel quartiere francese. Innocenzo usò ripetutamente aspre parole all'indirii/" «legli autori di notizie eoa! false; gli abusi nel «(uartiurp fTance-erano tali, che occorrevano davvero i solismi di un ranlin»! D'Entrée* jmr essere contatati.* Anche l'asserzione, che la questione * Oiarí». * KiauitUa f «*2b. kir. rii. • * • l’arrra. rbr il mni» ultimanirntr proporlo a H<* prr nru» dri rardliual J*. Cecilia ila V«t» litoti« ri arr aiorato aurora dalle rari di aironi ministri de" prinripi. olir* l aulmiU dr' rardinali. rhr roonigliaraao a S. !** di arrrllail». loflimr di mraa» latti i aggravi rt rhr trrmaww aa arra»» damenlo di rrriptora »od t»f alione al Papa ri al Kr di Praaria ». Mirra mw dala. Arrhirio drll'am liatr lai a a u • t r t a r a p r r » • a il Vilinno «Vienna) Nr. S7». * * • Ma altrimmtr * piarialo al l'apa. raalaoliMima per «(arilo. rW ar riporta naoratarnlr il rardinalr 8. Cerili*. in non rolrt ammrttrre «Iran partii", ma rulrr l‘in»rtrama pnrna drlla sua bulla ». lìmo, * Ka«Mrtin I I#. lor. «ni. • * Al aaiuifo in dala SI giugno r S liuti io Ita*. XmmnmI da f'tmttn* ITT. ine. di, * * Al nanaio la dala 32 taglio ISS7. tri. (Ir Samut II la. «eoado il qoalr il papa ((loia aa tapparlo drl rardinalr 1> lUlirt* al rr| «a rt» pi* rallegrai»« drlla tinaotu drl re di Spagna al qurlrtr rhr drlla dwlnumar di NuMn Torrhi • • » Non *i pai impedire rhr «jara rrrrrUl rbr «i aatrimt» di awwrti * duM(a«nadinr. non «maino di qoi a rotoMa rortr drtlr raataaar IiIhU ». Il'»fra drl 33 taglia l«t, .VtaMf. éì Fntmn*. loc. rii.». AaakagMaralr la * (Vi» drl 13 r I* agnato |«Ui tiri). *,U »«otroar ri i dwardtai. rhr non »arredai»