VINETIANA LIB. V. 4°7 ritrovandoti a quello tempo in Vinetia fuo Ambafciato-re , mandato da lui per quefto negotio , il Vefcovo di Bajofa, era flato un mefe intero fenza haver mai alcuno aviib dal Rè , nè della fua più rifoluta volontà per la conclusone della lega , nè delle forze , che preparale per eiTe-quirc le cofe convenute . Interpretavano alcuni altri, procedere quefta tanta tardità de’Francefi da altri loro difegni, cioè di ridurre in neceifità i Confederati, a’ quali per la flrettezza grande di vettovaglie , che era nel cartello di Milano ogni indugio fi {limava molto importuno , e dan-nofo, di dover cedere a loro il ducato di Milano, ie con l’armi communi iì ricuperale , latitandone fpogliato Io Sforza, a cui per le cole fino allhora trattate era difpo-fto , che rellituire fi doveife quello flato . Però per tentare ogni partito, che poteife tirare 1’ armi Francefi in Italia, fù dal Pontefice, & da’Vinetiani po- llo in configlio di fare al Rè Chriftianiifimo quefta offerta ancora , accioche egli , che lempre haveva grandemente rtimato tale acquiito , con forze tanto maggiori, & con prontezza abbracciaife l’imprefa : iftimandofi quanto al bifogno prefente importare principalmente , che s attendere a cacciare gli Spagnuoli dallo ftato di Milano per la ficurtà d’Italia , & tanto più , che quando anco per le conventioni foife il Rè tenuto a confegnarlo allo Sforza , non fi poteva havere alcuna certezza, che foife per ritrovarti in lui migliore difpotitione nell’ oifervare la promeifa , che s era fatta in Cefare ; il che preftarebbe occatione di nuove guerre , & di fepararlo da' potentati Italiani. Ma d’altra parte contiderandofi, che il cedere a quello punto era con poca dignità della lega , anzi con qualche macchia de’Prencipi Italiani confederati; poiché fempre s’ haveva publicato , eifer loro principale oggetto di ritornare il ducato di Milano al dominio d un Prenci-pe Italiano; fù terminato di non ti dipartire quanto a ciò dalle prime coventioni . Ma perche haveva il Rè Chri-rtianiifimo fatta inftanza , che ad un tempo fteifo fi aifa-liife lo ftato di Milano 7 & il regno di Napoli, procura- vati 1516 Suoi motivi. Fine Jtl-la le^a de' Principi I-t alia ni.