l otta contro il probabilismo. 457 dell’ordine dei gesuiti Tirso Gonzalez, missionario e professore di teologia, eoi proposito di finirla con le accuse circa la penetrazione «li una morale lassista della compagnia di Gesù. Gonzalez si accinse con tutta serietà al disimpegno di questo compito.1 L'ultima congregazione generale dell’ordine aveva lasciato la libertà a tutti i gesuiti di scrivere in difesa del sistema morale più severo, ma dopo quattro anni nessuno di loro aveva fatto uso di questo permesso. Gonzalez allora decise di prendere egli stesso la penna in mano, poiché, come una volta scrisse, si riteneva obbligato, sotto peccato grave, d’impedire che il probabilismo diventasse presso i suoi subordinati la dottrina propria dell’ordine.* Di fatti egli compilò un libro in questo senso,* ma gli assistenti messi accanto al generale dell’ordine elevarono contro di ciò rimostranze fino al Papa. Gonzalez aveva fatto stampare la sua opera in Dillingen, segretamente, ma in Dillingen rimase anche tutta l'edizione e colà comparve.4 A quanto sembra di questa prima pubblicazione del Gonzalez contro il probabilismo si salvò dal generale naufragio un'unica copia.* Gonzalez però tenne ferme» al suo progetto e intanto anche al suo primo libro contro il probabilismo, e del pari anche i suoi assistenti perseverarono nella loro opposizione. Inoltre sorse per il generale dell'ordine anche un altro influente avversario. Per il quaresimale dell’anno 1692 venne a Homa il celebre predicatori* Paolo Segneri, il quale godeva grande considerazione presso Innocenzo XII. Gonzalez sperava fors« di attirare il celebrato predicatore alle sue opinioni, poiché gli sottopose i suoi scritti intorno all’ardente questiono. Ma il Segneri gli fece rilevare* che compito del generale ersi quello di governare, non di scrivere libri. Se Gonzalez voleva impedire le opinioni lassiste sui terreno •Iella morale presso i suoi subordinati, seguisse l'esempio dei suoi predecessori, ammonisse gli scrittori di inorale e ordinasse ai censori di libri di non lasciar passare opinioni troppo avanzate. Con un libro egli non raggiungersi mai che un’opinione, la quale era stata in tal auge |>er tanti set-oli e della quale si sene la ('uria romana in centinaia «li casi, venga sostituita da una opinione del tutto nuova. Al contrario il progettato libro avrebbe |»er il generale dell'ordine tali conseguenze «-he «»gli. Segneri, avrebbe preferito piuttosto morire che assistervi. Infatti Gonzalez veniva * Dòlungbr-Kr.t scH, MormUtrtiiifieiic*, issi»; Amiti* VI 24«) m.; B- Dcuk, Crack, dcr Jet* tir* III 8 •». * Astrai* VI 239. * Tracia!** mteeinei** He redo »a api*iom*m pmbabiUmm (p. .1*7 in ottavo, con p. 72 d'introduiioiie) iri 242. * ivi 244-230; DÒLUSOEU-RSCICM I 152. 156. Il 150 8. 8. * Trovato ila Artriin in 3. Isidoro a Madrid. Affinine VI 320. * Memoriale del Segneri dell'8 giugno I6»2. in I>OL4.lv..r.K Riu scii II ÌKI m.