120 moto sedizioso ? La leggenda registra sanguinose e atroci lotte tra Cittanova e Malamocco negli ultimi anni del presunto dogado di Paulicio e all’indomani della sua morte e della strage dei suoi eredi, la rovina di Cittanova, la prima dispersione dei suoi abitanti (1) : non parla di trasferimento, o meglio di rinascita del ducato in Malamocco, solo la sottintende. Una letteratura pseudo-erudita ha avuto la pretesa scientifica di colmare intuitivamente le lacune lasciate scoperte con ingenua sincerità dalla leggenda. Invece ha ricostruito un caleidoscopico mondo, nel quale si intrecciano contrasti familiari, partiti politici, aggruppamenti sociali, interessi economici, non individuabili neppure tra i disordinati e oscuri racconti leggendari (2). I pochi documenti, di cui si può disporre, non offrono alcun lume. La cronaca è arida e per nulla loquace. Elenca una monotona teoria di infedeltà, di abbaccinamenti, di cospirazioni, senza precisare in quali circostanze e sotto quali impulsi siano stati consumati ; essa profila un quadro di perenne inquietudine, della quale non indica le cause. È difficile chiarire, almeno nelle linee generali, la genesi di questa terza crisi di regime, verificatasi nel corso di appena un secolo dal trapasso della sede di governo in laguna. La violenza venetica esercitata sopra la persona di un magister bizantino, la presenza di un figlio del defunto primo duca, già maestro bizantino egli stesso, il trasferimento della sede da Cittanova a Malamocco e il risorgere colà della dignità ducale (3), possono essere indice nel loro armonico succedersi di ima reazione locale contro la preponderanza bizantino-ravennate. Le cause prossime come quelle remote, le circostanze fortuite come i motivi ideali, che hanno preceduto o seguito i turbinosi eventi, restano avvolti nel mistero, ed è vano lo sforzo per penetrarlo. Tutto il resto è fantasia o romanzo, che nella ricerca della verità delle vicende storiche non contano. Una cosa appare sicura : traverso questi avvenimenti 1’ autorità (1) Origo cit., p. 154 sg., 156 sg. Il racconto è confuso, la cronologia incerta. (2) Si vegga p. es. Cassi, Terraferma, lagune ed isole venete nell'alto medio evo, Zara, 1935, p. 77 sgg. (estr. dalla « Rivista Dalmatica »). (3) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 97.