44* Iiiiioii'iizo XII. 1091-1700. Capitolo III. Ove potesse condurre la rinunzia aH'auto-disciplina della vita interiore aveva dimostrato in maniera terribile il caso di Molin«» Eppur tuttavia fu uno dei più grandi spiriti della Francia contemporanea che si lasciò allora influenzare fortemente dalla signor Guyon.1 Fénelon * considerava la profetessa come una specie di Nauta.* Kgli credeva di scoprire in lei una straordinaria esperienza delle cose della vita interiore e chiudeva un occhio sul fatto che essa non possedeva nè dottrina nè sapere e che i suoi scritti contenevano realmente «Ielle cose che meritavano censura ecclesiastica. Quando «‘gli vide addensarsi il temporale contro la signora Guyon. eercò di correrle in aiuto e la indusse a sottoporre i suoi scritti al giutlizio di Bossuet, poiché allora Fénelon ammirava il vescovo «lì Meaux in misura quasi esagerata.4 l)op«> di ciò la signora Guyon consegnò i suoi scritti a Bossuet. Bossuet respinse nettamente il quietismo ohe vi si rivelava, poiché la teologia ecclesiastica non conosce alcun stato «li perfezione, nel quale non si prega più Lidio di nulla, nè lo si ringrazia. Volesse la signora Guyon lasciar ca dere la sua presunzione e non dare importanza alcuna alle sue visioni <> a «•«>*«■ simili. Del resto egli trattava la profetessa con paterna indulgenza, nella speranza che accettasse i suoi ammaestramenti. Ma la signora Guyon non era contenta. Essa opinava che tutte le obiezioni «li Bossuet dipendevano soltanto «lai fatto che egli non intendeva nulla di mistica * e chiese una commissione «li laici e sacerdoti: «li laici per giudicare sulla sua condotta morale, «li sacerdoti per gitulicare della sua dottrina. Ma sulla sua moralità non esisteva alcnn dubbio; le si concesse soltanto la commissione ecclesiastica che, secondo il suo desiderio, era costituita «la Bossuet. dal vescovo di Chàlons Noailles e Tronson. Questi fra il 16 lugli«» 1694 e il 10 marzo 1695 tennero a Issy, nella casa di campagna dei sulpiciani, una serie di colloqui, risultato dei quali fu una lor«> sintesi in .'10 articoli «Iella dottrina della Chiesa, «li fronte al quie- * MAURICE Massos. Fémelon et Mattarne Hui/on. Parigi 1907; H. Bue-MoM), .tfwliyir ¡mmr trucioli, Parigi 1910. Sulla genuinità del carteggi" ,r* Fénelon e la llouyon vedi Lakgext. loc. cit. 1999. Cfr. M. J. Denis, t rucio» et lto**met in Meni. de /'.Imi/, mal. de* *t•temer», ari» et belle* teltcr* de far m 1914. * Monografie *«i lui ili Bai’Sskt (IStiH). 1>E Broglie (1SS4), Jannet (1S92). MaIIKENII\. tl'.mrre» X 29): > je »ni-dan» vo» inaiti» cornine un j»elil enfant, et»'. ». Similmente nella lettera dei 10 dicembre 1094 (ivi 49), e lettera del 20 gennaio 1695: « Traile* tnoi commr nn petit iVolier • (ivi 53). * F. Bri NETlt.KE. Som rette* étmde* crìtìqme*. Parigi 1SS2. 64.