Liechtenstein è richiamato. 491 influito queste energiche rimostranze sul richiamo del Liechtenstein, che avvenne nel luglio del 1694, dopo che il Liechtenstein stesso aveva già espresso il desiderio di andarsene.1 Egli rimase tuttavia ancora un certo tempo, procurando sempre di stuzzicare l’imperatore contro la Curia.* Quando il 21 agosto si congedò dal papa, questi gli regalò un ritratto lavorato in argento sbalzato. Nell’udienza gli fece impressione che questa volta Innocenzo XII si espresse molto più mitemente sul conto di Guglielmo III d’Inghilterra.* Il 2 settembre 1694 Liechtenstein abbandonò l’eterna città* c partì con la convinzione che Innocenzo XII era asservito come uno schiavo alla Francia, mentre il popolo romano nutriva ancora sempre le più vive simpatie per l’imperatore.* Vedesse il suo successore Giorgio Adamo conte di Martinitz di non sprecare anche queste ultime. Nonostante i suoi pregiudizi contro la Curia Liechtenstein era invero troppo diplomatico per spingere le cose all’estremo: nel momento giusto egU sapeva sempre svoltare a tempo. Diversamente il suo successore. Il conte Giorgio Adamo Martinitz, nipote di quel luogotenente della Boemia, divenuto celebre per il defenestramento di Praga, ersi devoto alla causa dell'imperatore e alle idee assolutistiche dell’epoca con lo stesso calore «lei Liechtenstein, ma il suo temperamento era più passionale.* Già durante il suo splendido ingresso nel gennaio 1696 egli si comportò in maniera così petulante, che si attende X. 8. con impatiente dmiderio gli effetti Militi, troppo importando a S. Beat*“ l'intendere che nelle malfondate, improprie e contrarie insinuai ioni, che costi venisser fatte, non rimangili in alcun modo offuscata la mente Cesarea. Le aggiungo ancora di suggerir alla M1* Sua, che, quando le occorra e desideri veramente alcuna cosa da Sua Beat“*, *i contenti 8. M1» di significarlo a V. S. Ili1“, e non per mezzo d'altro canale, )kt farle conoscer* e sperimentar ad un teni|>o, quanto sia a cuore alla ì“* Sua di secondare in qualunque tempo et occasione, sempre che le sia permesso le todisfazioni sue, ben certa essendo per altro Sua Beat»* che, ove ai offerissero difficoltà al confederi®, il sommo zelo e bontà della M1* Sua saprà rendersene interamente per»ua»a ». .V* uria/, «fi Germania 219, f. 113-11.5, Archivio segreto pontificio. 1 * Lettera a fUrattmann del 29 settembre 1093. Archivio Liech-tenstein di Vienna. * • Relazione all'imperatore del 17 luglio 1694. ivi. * « • Miratu-> *um profecto. quod contra solitum de seren. Anglorum rege mitili» Hit locutus, faune vigilante™. exspertum, strenuum et pruderitem dicendo, ad quod ego, inscrutabili« esse Dei iudicia et ideo adorando >. Relazione all'imperatore del 21 agosto 1694, loc. rit. Cfr. Diario, ed. CaotìUO X I SS. 4 • Diari di Liechtenstein, loc. cit.; Diario, «I. Cumuo X 189. * Cfr. la sua * Relazione Anale nell' Archivio Liechtenstein di Vienna In. 3339. * Cfr. Laxdau, Rom, llirt mmd Sta pel II 267 f.; Wctutat XVII 47 s.