2» liniornuo XI. 1D78-1889. Capitolo I. In Vaticano il papa si limitò a restauri.1 In piazza S. Pietro fece derivare per la seconda grande fontana l’acqua da Bracciano ad open» di Carlo Fontana e Giovan Battista Cantini. * Il restauro della fontana a S. Maria Maggiore venne pure sussidiato,* e così anche quello della fontana alla Madonna de’Monti. * Un restauro fu fatto eseguire dal papa nel 1676 anche al Ponte Quattro Capi. * .Se Innocenzo XI fece tanto poeo per l'abbellimento della città • e per promuover« l'arte,’ egli poteva scusarsi col fatto, che tutte le sue disponibilità vennero impegnate da bisogni più importanti: i provvedimenti contro la carestia nello Stato «Iella Chiesa e la lotta contro i Turchi. ■ ita fi. II. di tiare licenza al l'apodo di A. Pietro di potere abbellire la piazza col fabrieare quel braccio, che gli mauca. non regnando nel Pontefice l'am bilione ili lanriarr di «e eterne memorie. ina la «ola pietà, acciò nel fortificarsi U «amerà con li rontanti «i |M>uano fare l'e«e«|uie a quelli, che hogxi nel panolo di «peranse ai muoiono della fame ». ' * Artimt del Iti novembre l«7l» lloc. cit.) • Nella proMitna «et'imana »od* il Papa ad habitar al palaiuui di !i. Pietro, ove ai *on fatte |iec tal effetto ri|>arat ioni, rhe arrendono a molte migliaia di icudi. in direni luoghi, che minacciavano rovine, pendini «coperto con tal occaaioue, che il maggior perìcolo •«praotava alla »ala del l’on-rintoro ». iti A nel gennaio del ID7Q. nella tenta della i'attedr» di li. Pietro. avvenne • caduta accidentale di alcune delle famooe pitture del Itunnarota i .1 mw del 2t gennaio 1870, ivi). l«o »temuta d'Innoceaso XI in una cappella è ricordato in Molto*l VII IM. » Vedi C«r*»JMit*Tt. Ine. ci». XIV; huCRtm JM. • Vidi • .1 rrùw dui 2* novembre 187*. Biblioteca Vaticana. • Vedi latratori» 11 • Ivi JU. Al ponte «ul Paglia kwi la «egucnle Itmuoor • Innocenti! XI p, \|. iumii \quantm inundvnlium -Vi («uitcm hunc ab ulroque -Laleie dirulum liw|>h de \%tc l’un. Apmt. dee. et—Vior. |>rtm* repar»n coravit --Ad rvMitpearrit.ium quoque Pmruenlium [f] «quorum - Impelato trabe— Ala« interpretile»*«» Adauvil ut leniter inde per - Vlvcum prreunvnte« iunttttae Urd'IcTrniu». A. O. UVVt .. • tifile vedute di K«raa del 18)13 del Van Witel (Van vitelli* della italleria di Palaofo Corwni a Raau. • Alla chicca di ». Pietro Innncenao XI regalò un tappeto preOMMO. ««nato. Innwenlim XI A® I», aurora contervato nella <'antera del Tuoni ' l'imm impratfi dalla nrmviU i lavori di fortifteaaioae a vita vere tua. vedi, «lire Iwiinone in CiUlil 474. gti • Ierta« JVvnnN. del 9 e 24 oprile I**?, Bib'ioteea Vittorio P. manuele di Ramai Minimi I »*. CAPITOLO II. Innocenzo \l e la difesa dal pencolìi turco. Sforzi del papa per la pace tra i principi cri»t¡ani. - Il caogrenno di Nimcga. Conclusione della lega contro i Turchi. 1. Alcune settimane dopo l’elezione d'innocenzo XI, il .'10 ottobre 1676, morì il gran visir turco Ahmed Koprulu.1 Al suo ponto sulientrò l’uomo, che sia da molti anni era alla Porta l’anima del ridesto spirito «urgressivo contro ('Occidente cristiano: Kant Muntati!, alloro circa cinquantenne.* Figlio «li un povero commerciante di fratta dell*Anatolia, egli era cresciuto senza no**tuia istruzione. Solo tanli, già in alte cariche. imjNWi a legifero ed a scrivere. Capitò per caao nel Serraglio, ove attrasse l'attenzione |ier la sua prontezza d'intelligenza. Abilita negli affari, conoscenza degli uomini e risolutezza lo portarono in alto. Pretto divenne indùpensabile al aultano Maometto IV *d al suo gran vUir Mo-hammed Kóprtllu. il potente riformatore di un« stato, che da un mezzo secolo era in procinto di decadere e sfasciami. Dalla morte ili Mohamraed Koprulu nel 1661 in poi. Kara MustafÀ teneva, aotto il Aglio e successore del morto. Ahmed KóprUltl, il ponto di Kaimakam. il maggiorr dopo il gran vicinilo. Gl'inviati veneziani Monismi e Civrano. che conoscevano bene personalmente Kara Mustafa. lo descrivono come di sembianza bella e dignitosa, cortese nel conversare e religioso esteriormente. Ma il suo intimo era diveno: maligno, crudele e dissoluto, venale, ingiusto e smi-vuratamente avido, superbo e «oprai tatto nrmu-ii irreconciliabile dei cristiani, nato per eaaere il flagello dei popoli. Il suo spirito • Malia «torva generale detta Tsirfca rit Zmitasv IV • V; lUssn IH; loaas IV. Il eap 2 i «tato dsbanla da Kob 1.UUR. • iWoodo la erlastaoe del IMO. dell tarlato twmno alU Porto, ttio. vani MoeMod. Buma-Banitt. Tmném II *07.