Violenxo «li Luiei XIV. r.i|>porti a Roma il Itanuzzi aveva ini pittato uno «lei suoi domestici. M i ora la situazione si ora talmente inasprita, che il servitore non «i irrischiò a tornare in Francia. L’arcivescovo Marini «li Genova voleva tentare di provvedere allo scambio epistolare per mozzo di mercanti; ma il nunzio impiegò i corrieri di Toscana, di Venezia e di Spagna.1 I preparativi per l’occupazione del Venaissin o di Avignone divennero ogni giorno più seri; l’U ottobre 1H88 il Cibo dovette riferire l’occupazione di questo territorio pontificio da parte d >1 marchese De la Trousse al nunzio Tanara in Colonia. Il vicelegaio pontificio venne indotto con minacci« ad abbandonare Avignone, dopodiché il Do la Trousse con sei utliciali prese possesso di Avi* linone, jier esercitare colà anche la giurisdizione., 11 Lavardin corcò dissipare le preoccupazioni, che tali mosse dovevano far sorgere nei sovrani e negli stati d'Italia, con una lettera del !* ottobre. In questa tornò a rilevare, eh’essi non erano minacciati da nessun pericolo; il re voleva solo che si effettua**«* il trattato «li Pisa; i! territorio ecclesiast ieo doveva rimanere senza diminuzione; a coprire le spese doveva ess«*r adoperato il itolo patrimonio familiare degli ( lilitsealchi.1 Che però, Luigi XIV, nonostante simili aasicurazioni, fosse rapace di qualsiasi violenza, appariva dalla sua condotta a Parigi. La sorveglianza poliziesca «lolla nunziatura venne inasprita, e il nobiluomo Pidou de Saint—Olon ebbe comando I h ott«ibre 1BH8 di rendersi immediatamente alla nunziatura per sorvegliare «>gni mossa del nunzio.4 Il Saint-Olon giunse alla nunziatura la w*ra del 10, allorch«'* il Kanuzzi era già andato a lett«». figli trovò la casa •piasi vuota. La maggior parte del mobilio era stato portato via, dinuMlochè 1» «uà prima cura fu di far venire il proprio letto. Kgli non volle che il nunzio fosso svogliato. La mattina il Kanuzzi fu assai stupito dell’ospite indesideralo e dichiarò di richiedere ini* mediatamente la sua udienza di conge«!«». Kgli non jH'iis«"» più 1 he alla partenza e cominciò ad imballare le argenterie. Trasporto la segreteria in un’altra camera, da cui parve al Saint-Olon, che in tentativo «li fuga fosse perfettamente possibile. Il Hattuzzi appreso «lai su«» Uditore, che il re gli rifiutava l'mlienza «li congedo. Lgli allora non uscì più e celebrò la messa ogni giorno in camera, 1 * Al RaiitMii in data 2 e 12 ottobre I«**. ivi. * lettere del Cibo al Tanara del 2 e II ottobre I«**. in La*****. Mrbt. 476. * « • poiché la una intrnlionr è rbr «alo i beai della raaa « Mewalrhi «• de’ «noi |.arroti »ano mallevadori drlk «(mr rbr 8. M** «ari obll*ala a tare per i rarutHinr del »ridetto trattalo» ((W. CVm. JW. lor. rtl.; -Ina III 2<1 f- 277. Ili 21 t. 16*. loc. rit.l. Venne arri imo alla lettera l'appello del Parlamento del 27 »ctteaibr* lftJiS. * «te». AmiHMHtdt 414».