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                 !luiorrnxo XI. Hl7ft-ltS89. (Capitolo II.
di Sua Santità, perchè »poro, eh’essa mi riconoscerà per un tìglio più rispot tono do] rodi Franchi; questi fiotto il papa collo minacoie, mentre io corco ili guadagnarlo colla mia devozione ».*
    L'eccitazione alla corto di Vienna era grande. Il Cardinal segretario di «tato dovette ammonire due volte il nunzio di Vienna a mitigare le mie espressioni abitualmente un po’ aspre © ad esser prudente nel discorrere della Polonia.* Al desiderio dell'imperatore, tuttavia, Innocenzo XI credette di dover cedere. Il 18 settembre Iti"" egli inviò a re (¡invaimi un Breve,* la cui copia fu mandata a Vienna e soddisfece assai l’imperatore.* Alla corte di Varsavia, però, osso rimase senza effetto. Senza abbandonare le loro inteso coll’Ungheria, il re * e Lubomirski, al quale il papa aveva minacciato le pene canoniche,* negarono col papa e coll’imperatore di aver mai avuto legami con i torbidi ungheresi. Innocenzo XI, nonostante tutto, rimase fermo nella sua politica di evitare la rottura a|H<rta fra Vienna e Varsavia e di lavorare instati«abilmente per la lega. I nunzi, dicono le istruzioni pontificie jn-r l'anno seguente al Martelli, non dehltono abbandonare il piano della lega. Se gli sforzi umani non bastano, si deve implorar«! «laU'aiuto «livino, eh'«>sso «legni la Pohmia «lei miracolo perenne di esser salvata malgrado se stessa, «•«! anche in circostanze così difficili come nelle presenti divisioni interne «li partito, che certo dovrei»-Istii toglierle la forza «li comliatt«'rc i nemici esterni.7
    I*a politica pontificia si riv«>lò giusta. Alla lunga, «*»sa accrebbe iti Polonia e alla corte «li Vienna l'autorità dei partiti, che erano |»er hi guerra ai TutcIiì e per la lega. Ciò si vide subito al principio del 1(179 alla dieta polacca di Crodno. Nonostante vivaci qu«*sti«>ni, che riguardarono ancora in prima lin«*a l'aiuto agli Ungheresi, il l.ulioniirski e l’appogìo alla Svezia, e jhm-«» mancò non portassero a«l una lotta sanguinosa,* tuttavia il lì."» febbraio fu presa «
     *	Il Hnonv»*i al libo in data 23 1 aglio 1677. ivi 43» 44«*.
     *	Bnuntiu a Cibo. U 87 ctuguo » SO Irovrmbtr IS77; Ubo a Hboutìm. T* * il SS «mutai» 167Sì, iri 438 44". 450 a». 453.
     *	Ursoni» I 173: ... * l liam ilqur ettaro MairaliMa Inatti bortamur ri »liwnmx. al ra ornata Ulinr rriDutrn oluiira*. qur niMa» in « krwlu Alio \«llo |j<u)nUo... i oalar adtmn riynim Mi ad «jortriar aulnua l>rjrhrri' murai •.
     *	Il ¿nonrial al Cita, il 17 ottobre IS77. in ltoJAttl I 444.
     *	* t,rllrr» a IwiOfTMo XI drl 5 norrmbfr 1677. Ijrlt 4t faimr. U»4 t. 32S. Archivia • r g r * t o pontificio: l’ibo a Bwatw. I'» p#. naio IS7H, Baonrini a « il», il 9 r 20 gennaio t«7*. Martriti a Cibo, il 31 rnarro 167*. in ftw«*l I 450. 453. 451. n. I. 4514.
      *	Il IlanorM al (Ibi. il & r 39 acmi» 1677; il U art riti al libo. U |» afwio 1677, ivi 441«».
     *	Il libo al M artriti. il 7 (mulo |«7*. ivi 4»4
     *	U rrlanuoi di nsMiaiuia drl (i«mìo «ano ptrwr di ribrri MtUr ioli« / nlrrttr fra la LilUAla ni i Sapirlw, fra 0 re rd i (rnrrall in rapo. rfr.