La questione «lei coadiutore di Colonia. 275 pubblicamente. Poiché la nomina di un coadiutore non può avvenir© che con approvazione papale, e una tal nomina non c’ora, il nunzio di Colonia Tañara ebbe l'incarico di osservare attentamente quel che succedeva e di tenere al corrente PBlottore. Il papa, doveva dichiarare il Tañara, non vedeva la necessità ili un coadiutore, o perciò non darebbe ¡«1 esso la sua conforma. Inoltre la salute dell'arcivescovo tira così buona, ch'egli poteva attendere al suo uf-ticio; ma specialmente-dati gl'intrighi politici partigiani, non era tempestiva la nomina di un coadiutore. Di fronte a ciò non importava considerare, se la nomina avvenisse per elezione capitolare o per mezzo della cosiddetta postulazione.1 Così, propriamente, la questione sarebbe stata liquidata. Luigi XIV, però, inebriato della sua potenza, sperò di poter far •-ambiare parere al papa, sebbene avesse imparato già abbastanza a conoscere l’inflessibilità di Innocenzo. Le trattative, perciò, seguitarono, ed il successo del Furstenberg pareva assicurato. Il cardinale, tuttavia, temeva l’intervento del pontefice, perchè dà era in possesso di un vescovato. Il nunzio gli dichiarò, che l'unica mira del pontefice nella questione del coadiutore era la tranquillità «Iella Germania; riguardi personali avrebbero dovuto passare in >econda linea rispetto ini essa.1 L'elezione del coadiutore ebbe luogo effettivamente a Colonia il 7 gennaio 10*8. 11 Capitolo «lei Duomo sapeva bensì molto lione di permettersi un atto anticanonico; perciò amo designò il suo procedimento non come elezione, ma solo come preseutazione, sperando che il papa riconoscerebbe |h>ì il fatto compiuto. Innocenzo XI per allora non intervenne, nonostante il vivo desiderio del l'imperatore, che Innocenzo proibisse direttamente l'elezione. Il Fflrstenberg fu eletto all’unanimità meno un voto wl attese da Roma la conferma,* che Luigi XIV, sii consiglio dell'agente francese in Colonia Gravel, cerco di estorcerò a Roma. In Francia si sperava, che Innocenzo XI non sarebbe * • AI Tañara in data 6 dirtmkrr 16#" (.Vwwmi A Colonia, loe. cit.h (il nuncio deve) « inxinuare d<-» trámente al «¡jtr- rfettore, ehe trovando»! in Hi et in aalute nmI rigorona. non pare ehe pnwi ha ver hoogn» di coadwtorr, ehe |wrA S. B"' non »arebbe |»er indanti nello «tato pudente di concedrrjjlielo. tnaaaime. quando fourro vero le praiírhe e le arti ehe le partí « imputan» virendevolniente ». Ija otnvMi vale per U ra» delta postula*mué, <‘fr. • let-tera al Tañara del 13 diremhro 16*7. ¡vi. II ¡hub. SI1**Í. 40-47 (li i b I i o -teca Vaticana) contiene una * Relacione mi eonflitto elettorale di Colonia, che aaaai veronimilmente proviene dallo »Icmo nnncio Tañara. ¡*m nat-racione é rondotta in prima pemona, é vivace e contiene indicación) prwiae. confennate da fonti di pnm oirdine. 1.a relacione venne comporta «do dopo I« fnorte d’lnnoeenco XI (2» a#r**»to Ifinsu, perche quewti é menctonato nim* «efnnto. 1 * Tañara in data 26 dlcetnbrr |6#7. Xmmstai dt • «tama. loe. eil. II papa ha «per único ojOfetto il ripcwo della *«ermanu ». * Iuvkii. /nnatrm XI 78 a.