Altri atti drllWnililni drl rl«w. , 211» w»puto francese come semplici parroci o come fanciulli.1 In Francia si sollevò contro i vescovi il rimprovero «li aver formulato dottrine condannate «lai Concilii, specialmente riguardo all’auto* rità papale. La regina medesima condannò il risultato dell’As* M*rnhk»a; ella disse, che avrebbe seguitato a professare le dot -trine della Chiesa romana, non quelle della Chiesa gallicana. Sembra che personalità intuenti, come il duca di Orléans e il maresciallo l>e Villeroi, richiamassero l'attenzione del re sul* l'uinore dominante nel popolo.* I vescovi tuttavia non tRilasciarono d'intraprendere passi ulteriori contro Roma. Il 0 maggio 1 682 una deputazione si recò daU'internuuzio Lauri per consegnargli una protesta. Lauri si rifiutò di accoglierla. I deputati riuscirono tuttavia, coll'aiuto di un dipendente del Lauri, a lasciargli il documento sul tavolo. In esso ni eleva protesta contro l'insieme dei Brevi d'Iunocetizo XI; il papa, vi si atYcrma. può aver proceduto «-osi nolo In completa ignoranza delle libertà gallicane.* Alla stessa data il clero francese diresse utui nuova lettera ad Innocenzo XI. Essa è piena di adulazioni |*er il re ed il pontefice, i desideri e gli sforzi dei quali sarebbero dirotti agli stessi scopi, •’he Innocenzo pertanto conservi con Luigi XIV, il quale combatte si valorosamente contro l'eresia, la pace mone .. La retina mrdr»tma no« ha Unrialo di d laappf» « »»* f* prwvdar* dHf wembtea ri altre volle dune rlwHU«« rredrra atiro