2S6	luiiorriuu» XI. Iti?(( ItiKit. fnpitol» V.
francese dalla poli/.i;i pontificia.1 Lo Spinotti tuttavia procedetti« con molto riguardo, perchè egli stesso, alla pari di altri, s|m«ri\.» t ut toni in un’intesa e non voleva creare ad e<wa impedimenti Pertanto «gli rimase d’accordo eoi cardi tuli D’Estrées, cito abitai i a palazzo Farnese, che la spedizione della polizia pontifìcia sarei»)»« avvenuta solo dopoché il cardinale avesse lasciato il palazzo. Il D’Eittéei, j he per SUO conto ora persuaso dell’insostenibilità dell, esigenze francesi circa il quartiere, trasportò così la sua abitazione, sotto il pretesto di riguardi di saluto, a Villa Punitili presso s. l’an crazio,* dopodiché il quartiere francese fu occupato da troppi* di polizia papali, t'iò avvenne prima dell' 11 \febbraio ltW7.* Li riuuuzia volontaria fatta dalla regina di Svezia al proprio quar tiere rafforzo ancora Innocenzo nel suo proposito di non accordar« piit nessuna lil>ertà del genere neanche a Luigi XIV. Tanto pin egli si aspettava dal re francese una consapevole arrendevolezza, in quanto questi medesimo aveva liberato Parigi da tutta la marmaglia, e pertanto nou poteva esigere che Roma divenienti asilo ili malfattori.* Il papa quindi fu toccato assai |ien«>*;*
    *	* Ansi insinuò (Spinola! arargli comandato il Papa iti far marre** |»r la piaua et |*-r Ir vie contigue al |Hilauo tl ortiluili drlla £iu»titia. <¡ior»>. ((agguaglio t. SJl. Im. rii.
    *	" Il rardinalr (Spinola) peri» comi* ministro d'rvprririua « «ti «■ni» andava «wii modrratamrntr mtvrnilo gl'ortlini «tri Pa|>a. arriorh^ Ir ratr nuii pnvipitaMrt» a rottura, ma nmaimurtii »rmprr in »lato di arroBmdammto iti Irallal» ... ; il trmprratnrnto fu. rbr prima rhr cludu-iali di nirt» iaro mim-iAMM-ro a ptmtar la piaua r le virmatur ilei pala««» Farnrar, il cardinale «w apparta» luininrmlmi a titolo di miglior aria « di »anità alla villa Patullila nrllr vtrinaiur di S. l’anrratio H »torio. «agguaglio f. .VI. lor. riti Anrbr la • l’itr» drl Cibo al Kalium in data Is febbrai« l«S7 |.V#hìi*i é* t ramrut 177. lor. rii.) mrntiona il •ncfiorno drl rardinalr l>T.*ttW a Villa l’amftli.
    *	* (Sono pumati otto giorni datlr wilniniUl funebri prv U defunto dara I*'K«ti»wJ. agtmtn (nvrtiio ha mandato r continua a far pa»ar***ar«- la giu*tuia nrl quarlirrr. rbr dalTambasriatorr «addetto imita roo vialnu ritmati». Il «ig. rardinalr |l'K»tiw» non ha maltrato di morirar •mlimrnto ron ammirano>>r rbr rbianqae eonoare rhr »mmrtlrtxlo»! La pretmjwar rh’rgli bavrva di ritener rame rardinalr nazionale r rotaprotrtioce drlta rama il mntnuwo i|uartK-fr. «aiebbr un mote |>«tc*K»n- drl primo, mentre ron «inni* riempio ojcn aitro rardinalr baverrbbe potato prendere la rana Mt»a tal IIUIUH» in data II frbbnito IMT «. SmmtmI, é* Frmmnm 177. lor. rtl.|. Il S» VHM >11 3t dà notar |iana delToreupalione il 12 frbhralo IM"
     4 * (l'oa la morir drU'inviato franrrar ) • r ron la «pootanr» rmimir di «)urwta Itfftaa {U quartiere non muatr pia), l*. H** *i prr«aadr rfc» 0 B* ckrt»lwiiaumo. rbr »ttrpi». anni «nao. ran tanta *aa Mr r meri lo da mt«*» villa i ladri » gli a»«amini, aia prt non pretendere di —»llmerr la Roma aa a»ilo * lai natuùo la data 4 malttn 16»7 Smmtutl. iti Fimmnm 177. lor. «iti.
sulla rtnutvria drila tutina di ¡*ve*»a rft (iaarmrr II U* t'na * copta «ro*a data «Mia lettrra di riamarla al trova «di' Arrlirlo segreto p * a * litiria. .IrM. Ut SI I. 314.