L'inviato |mUrro iUdiivil a Kom*. •I la Francia.1 L’imperatore, asserì il lLulziwill nella prosecuzione del suo viaggio al nunzio veneziano Jacohelli, non ni litlu «Iella pace «li Ximega. Tutti i «noi pensieri sono rivolti a Colonia, Strasburgo, rasale. Milano e tìeuova. l-a «uà «lecisitme era «tata: lena offensiva, se il papa «là sussi«!! e Mosca vi ai unisce, altrimenti, lega difensiva.* Se il Rad zi ni II riaMuiae effettivamente cosi il rinultato delle sue trattative di Vienna, è verosimile, ch’egli interpretasse troppo favorevolmente quanto aveva udito a Vienna. Il timore per una guerra «-olla Turchia era «-olà, «lato il contegno incerto ed anzi minu«-cio*o di Luigi XIV, per il momento trop]>o granile, perché ia la ixissibilitft, che le trattative |>er un'alleanza «lifeusivH potè«* sem divulgarsi a Costantinopoli e«l «>-citare l'altero Kant Mmrtafà, suscitava in Leopoldo inquietudine non p«»ca.* I»el resto l'amba viali» «lei itadzivrill veniva aiM*rtameiitc interpretata in a**ai larga misura come una sempli«-c «limi»!razione; il uunzio Ituonviai la paragono a una rappresentazione teatrale, in cui il pulddi«'o vede la guerra e poi se ne torna tramiuillamcnte a ca*». * l»a Vienna il Iiadzi*‘ill ai recO in Italia. A cauaa della |w*»lr minacciante, però. egli trovò «lapprtma »1 »arrali i confini di Ve* nenia e dello Slatti della fine»«.* Pertanto il nunzio «li Venezia lactihelli dovette, osservami«» le misure «li precauzione preacritte, trattare coll’ainbaaciata ¡MiUcca al confine.’ Il 14 dicembre Jaco-lielli e ftadziwill •‘incentrarono a P«*ilebba. L’inviato polacco desiderava innanzi tutto «lai papa appoggio finanziario. lat Polonia aveva deciso di far guerra ai Turchi con 00.000 uomini, ma 30.000 di easi avrebbero dovuto esser mantenuti con U concorso di altri principi; si «Icflidcrava. che il papa, anche prima della futura dieta polacca, che sarebbe rumini tata coll'anno prossimo, pn>cede«*e «il boon esempio, altrimenti alla Polonia noti rimaneva che eseguire la pace di Zuniwta.* * a ka dHto. 'W l iroprtalnre umln a»»* pnw k»» *«>*»•*. ai Mù* U I«f1» poteas* liamw. tir. Ku>ee. /*m Jmkt 1**1 p TJ» • ItmMIi a « Ih», il 1« 4»*i*b»* 1*7». la Udissi I aisj I*« Il iati, Vili is ». * vnind» il iVjMiin litui. I 4«*« la tHmO <*i Vinaaa fai * 4e Taerieo bella ne raflbul » l«7». la 8w«*l I A4«*. • BaatrU al raau ljatn*x> lUplaHI ia liim». il t a|wh> 1*7*. la Tar.st» || 317. * Ciba a Martelli, il » «tatav » Il aa«eaila» 1*7». ia H«»»»l I ¿«4 ». * Ciba a (arabili. U » a»w«*b»* UT», ivi 4*7 *. • lac-obril» a Ciba. U I* 4irMabf» 1*7*. hri «US <*•*. « ib» a tatti i aaasi. ■ 7 iranno l**n. Iti •»», fw«. mrnnm *H #"**«. *1T. *