■24« » Innocenzo XI. 167ft-1889. Capitolo V. funzionari, come sul clero « sull«* personalità maggiori «Iella Francia; Bossuet, Massillon, Bacine, La Bruyère, Arnauld erano tutti in proposito «Iella stessa opinione. Il clero cercava soprattutto di ricondurre alla Chiesa i traviati con scritti, prediche, conferenza. missioni ¡«»polari. Ma, se da questa parte si adoperavano per In più solo i messi d’istruzione e di persuasione e si disapprovavano i mezzi violenti, ciò non tratteneva i funzionari dall’adopemr. tutti i mezzi di cui disponevano. Cosi la politica della persuasione si trasformava sempre più in quella dell'intimidazione e della costrizione.1 Dalla line dell’ottavo decennio, dopoché la pace di Nimega eldte liberato Luigi dai suoi nemici esterni, i procedimenti contro gli Ugonotti prendono un carattere sempre più aspro.* Vi* motivo il confluire di circostanze diverse, in cui si mescolano stranamente politica e religione. Al re Sole, qual rappresentante de « L’État e’est moi », riusciva insopportabile già per se stesso, che una parte dei suoi sudditi la pensasse diversamente da lui in una questione cosi importante come quella religiosa. Uomini politici come il Louvois e il Le Tellier alimentavano questa disposizione d’animo. Dal Itossite! Luigi senti dire, nel discorso funebre per la regina Enri-chetta «l’Inghilterra, che la diversità delle sette aveva provocato la caduta di Carlo I. Il convertito l’ellisson rappresentò al re, che erano principalmente motivi materiali a trattenere i predicanti calvinisti dal convertirsi; il che ebbe per effetto la fondazione di una cassa di soccorso per convertiti. Si aggiunse nel 1675 l’in-tluenza della signori« di Maintcnon. Nepote del capo ugonotto Agrippa d'Aubigné, cattolica dal 1019, l’intelligente signor.» dirigeva dal IMI) l'educazione dei tigli del re e si adoperò a riavvicinare questo alla sua consorte legittima. Allorché la regina mori nel 1683, la signora di Maintenon ftt sposata segretamente dal re ranno dopo. Kssa cercò di trasformare anche moralmente il monarca leggero.* Si adoperava nello stesso senso anche il regio confessore La Chaize, che tuttavia per il resto non godeva affatto le simpatie della Maintenon. Luigi, che sentiva la neccnuità di una espiazione per la sua condotta immorale, credette ora, alla guisa dei gratuli del Medio Evo, di potersi procacciare il perdono del * Veli Marsut. //.lacwa Réfi»* 393. * Vitti Sraort nella S«nlnu)iU>)éfM ali Itiuano- Il * re* XIV* M a- » Sull» Maintenon rfr. lo n»ono«T»tì«> dello Cirnoi (2 «41.. Pinti ISS71 « dell'IIiXOTACX |Parici 1904), ramo pure Ufttxisoka. I (18»*) 3S7 «. L wnmnr «peaao ripetala, ebe la Maintenon abbia la colpa principale netta rerara dell'editto di Sani««. rVmaa ri abbia indotto I.aifci XIV per nwer »cura della cooperatane del clero nella eoa aapiradoae alla mano del re. * dichiarala ittocwlenibile anche dallo Scuort (loc. rii. 9*1. Ma eh* Fin Unente donna abbia arato gran parte nell'annientamento del «altjilww, è