L'invinto fraílente Lavardin fa il suo incnt-o a Roma. 2«3 del corpo di 100 nobili, tutti ufticiali d«lla marina francese, formava il >110 seguito.1 I cardinali d’Estrée« o Maidalchini gli orano usciti incontro o l’aspettarono all'Acquatravena. Si aecompagnarono ad e*d il duca di Bracciano, il principe «li Kelmonte, e gli inviati esteri a Roma. I due cardinali, il Lavardin colla moglie e due del seguito presero posto in uno dei tiri a sei fatti preparare dal Cardinal I>'K*trtie8. Aprirono quindi il corteo 30 nobili f mucosi. Dopo il h.te pontificie e trasformò pertanto il palazzo in un accampamento, come in t«»rra nemica. Tutto ciò non sfuggi al pontefice. Kgli fere far preghiere nei monasteri e pn»t«stO preaao gl'inviati «Ielle altro Potenze contro la condotta della Francia.* Le truppe pontilii'ie h altrv fontl U domenira 16 norembre IM7. g«»l ultim» dala ¿ la (iwla. Anebe U rardinale t'ibo rtlrn m «lata 32 noreoibtr IW7 auIT éntrala iW Urantlo W I* noretabrr «1 nwuw di Colonia Tañara. redi 1.4RMKMI. 473. (Ir. Sol. Rapp-trU 13 a. * «ifcai». AmtmumtU SMm. ‘ II 1Imw.1I (KinimuM I 443) paria di «a'arrer»*a»e «leí Runtani per ¡I papa. doruta ai Iroppo n«uf* nd mk> (vthm Mk Stalo «wl—«artáeq. I4IÍ «rede di polen» «ptnrar *tl « F.rrira 1 coa qor»«0 motivn 9mm lont* 4 »«• eifra «Ml'ínrai» tfonui» a Roma. Iaa4». del JA «Mofare IM7, * "allrotrau dd Urarin cfr la idaiww «M eafdioaie irKdrfc« al re in dala ti noretabr* l«W7. |*wo Ntm» II 13 a.; titorla. * Uacroa«!» f. Tm«*.. ÜiuIMbaiwM MU t«lt» ISa.; Clan. .<«■*■»«adr JMn. iduwo» «leí eaidmaie t'ibo al aoaato Tañara ta Cotoala del 23 ttpratilitf l*«í. prwao latí-**». Wrf 473; Jtwaeil 4a fiufrwftMu, Ramt I ÍW * RrUuaoe del Uraidn del 3n mar*» las* al re. ia X»m«l II 13. •iwi l iartato Inaiw um altmi. ebe il papa la tallo l’alaua Famew da prnrmiiati di pentlealt. rW «Alaraao roal>mi*ta«ate innaoai al palaaaw e raalaraao «almi II La*arlia a«—fw di falla «(iii tona per iratleaemi «lal mandar dMn al « peaileati • i «aoi «nidalt