Breve d'Innocenzo XI al Pavillon 315 ht ino, poteva esser considerato come il braccio destro d’Inno-XI;1 e poiché egli favoriva i giansenisti e le tendenze aflini, così la via ora spianata per il Pontch&teau. TI 7 settembre 1«77 questi potè consegnare al papa una lettera del Pavillon «lui io luglio.* Il vescovo di Alet vi si lamenta innanzi tutto per le inferenze del re. che ha impedito le as punizioni dei vescovi di Arras «ili Saint-Pons sulla corruzione della scienza morale. Passa quindi allaffare delle rogali«» e finalmente richiede un d oc reto solenne contro i casisti. Una simile condanna, tuttavia, non produrrà che piccolo vantaggio, ove il papa non dissipi anche il fantasma, che fa tanto male alla Chiesa, ciò«* il fantasma che teista ancora una qualsiasi eresia del giansenismo. Essa non c’è: tutti in Francia si sottomettono allo decisioni pontificie; Clemente IX lo ha riconosciuto, allorché ha ridato la paco alla Francia. Ma ciononostante gli avversari tenevano fermo all’esistenza di una presunta oresia, •’‘intente solo nella loro immaginazione. Coll'accusa
  • r ristabilire la disciplina ecclesiastica ed i buoni costumi ed attac-«avano la dottrina di sant’Agostino e di san Tommaso sulla grazia. Innocenzo XI risposo al Pavillon «*on un Breve elogiativo tenuto sulle generali;* ma per allora non succtisso altro, tanti» che il Pontch&teau, disilluso, tornò in Francia alla metà dell’ottobre 1677. Ciononostante l’invio «lei Pontcliàtoau ebbe importanza profonda, innanzi tutto per il «-onflitto «lolla regalia, che da allora in poi venne considerato a Roma cogli occhi «lei Pavillon. Inoltre 1 inviato aveva stabilita una comunicazione tra Roma e Port-Koyal. In una seconda visita a Roma «gli potè introdurre Luigi •lu Vancel, che sotto il nome «li Valloni rappresentò là per venti *nni la causa giansenistica con grami«* accortezza.4 I>olle ottanta proposizioni incriminate dai vescovi di Arras e di .Saint—Pons ap|>ena una arrivò ad essere condannata. Frat-tanto, jmrò, anche l'università di Lovanio era intervenuta a Koina «piale accusatrice dolla morale rilassata. Originariamente essa si era decisa a questo passo soltanto corno misura di difesa, (»ià sotto Clemente X, infatti, i suoi avversari avevano spedito nel 1676 al papa il franc«>scano Bruno Xeusser per reclamare contro la dottrina diffusa dai LovaniensL* L'università, p«irtant«i. penso ili prevenire il colpo che la niina«fiava, accusando i suoi avversari. A * Irl 410 414. * Ivi 414 -417: Pl-KCST I.XIV 16» 173; Coti. .**roSl»a*TI. GaUéa rim-'¡•'nia. St. C allen I6S7. «li*». I. f S. doc. 19, 249 *». * Del 19 urtlrmhrr 1677. in Driim, ko-, cit. 419; Sro*t>HTI, loc. cit. doc. So. * In nKCKt. 420. * [DAtwc.xtJ III 342.