Risposta del papa alle minacci«' di Luigi XIV. 2HÌ1 .li si rinfacciavano tutti i torti fatti al papa. Riguardo al rifiuto all'inviato segreto, il papa ricorda, che Luigi imi conflitto «li Ales-- uulro VTT col Or ¿qui aveva rifiutata una lettera autografa del pipa, «» al secondo Breve nella questione delle regalie non aveva neppure risposto. Nella questione «li Colonia al re viene negato il diritto d'immischiarsi in affari tedeschi; nella questione «Iella »uccessione palatina Innocenzo aveva desiderato sempre la pace, «• non aveva aspirato mai a far «la mediatore. Nonostante ogni minaccia il papa rimanere fermo. e«l esser pronto a soffrire qualsiasi «<>sa piuttosto che cedere; ove fosse necessario, «'gli terminerebbe I » sua vita col martirio. Luigi era deciso a far sul serio e«dle minaccio della sua lettera. Intanto egli ordinò il 13 settembre» al marchese de la Troussi» di tenersi pr«mto ad invadere Avignone e cacciare il vicelegato pontifìcio. Il vescovo di Vaison nel Venaissin, favorevole al papa, doveva essere arrestato e sbandito.1 Il Croissy si abbandonò a parole e minacele così glossolalie contro il Itanuzzi, che il papa interdisse al nunzio qualsiasi rapporto col ministro.* Già da «|ualche tempo il nunzio era a Parigi sotto sorveglianza poliziesca. La gendarmeria aveva istruzione ili non lasciarlo partire in nessun caso; ovo lo tentasse, si doveva arrestarlo, non tuttavia entro Parigi, ma solo a due-tre miglia fuori «Iella capitale.* Kvidentemente, dunque. Luigi aveva un certo timore delTopi* mone pubblica. A Parigi la posizione del nunzio non veniva più 'cnuti-, in considerazione; si giunse di già tanto avanti da imprigionare il maggiordomo del Itami zzi e«l uno d»M suoi servitori; «wl allorché arrivò notizia, che taluni «lei seguito del luivanlin erano stati ■ondannuii a morte, perchè avevano posto le mani addosso agli 'birri papali, il Croissy dichiari» che ai servitori del nunzio doveva toccare la stessa sorte.4 A «piente nuove provocazioni il papa ri-*pose col richiamo del nunzio. Innocenzo tuttavia sospettò, che Luigi non avrebbe permesso ai nunzio di partir« ed esortò il Ka- •htttthur. L'.l r r h i t i » » e g r e t « pontifici» r*»Hli«W wll'.irm. Ili SI f. 396 U ver«ione italiana: • Riapoata di un«» che ami la verità eirea la lettera al cardinale D'Kulrée» (6 «ettembre 16SS». «'Ir. * Rifl««»*oni di uno eh»? «na la verità «opra la lettera che va publicand» il «t*r. card. D’Eilfiw, nel rW. (’tu. 3*»». loc. cit. Nel contenuto i tre documenti concordano. Il l^ibnU n ter .«ce. ebe *1 ucoia dichiaratone papale aoddialece I opinione pubblica, fitmi, loc. cit. 1 «»f.tttx. AnemMJr 410 a. ’ * « il quale [Oììjmt) ba parlati a nudo che potrebbe parlar* un moro africano et un bu'Xn > brutale. ran'««li veramente (a «m«i«*r» »empre piti di ewtere ». Al Rantixii in data 14 settembre l<>«. Sunsi*!, di Fmnria IT7, loc. (ft. * Ordine del re del 2* a#»»to 16*'. in Ut.W%. I 413. • Ivi.