Il libro del Gonzalez. 461 questi espresse la preoccupazione che all'Inquisizione, già ili per sè oberata, si volesse rimettere anche la decisione nella questione «lei Gonzalez. Venne perciò deciso di presentare al papa un memoriale; Bernini la patrocinò in presenza del cardinal Spada il quale era completamente guadagnato dal Gonzalez, per riferimento soprattutto al favore che avevano goduto le idee rigoriste presso Innocenzo XI. Da principio, nemmeno questa volta, Innocenzo XII voleva sentir parlare del libro del Gonzalez, ma alla fine cedette. Dei 10 teologi nominati da Gonzalez e degli otto nominati dagli assistenti il papa designò come assessori lo spagnolo < 'arreno il quale era ben visto da tutti e due i partiti, il tedesco Zingnifl che era stato presentato da Gonzalez e il francese Setnery, del quale egli non aveva fatto il nome.1 Solo il giudizio del censore tedesco è noto; egli critica una moltitudine di particolari, che nella stampa del libro vennero tolti. Contro l’opera nel suo complesso i tre censori non fecero nessuna difficoltà e ammisero anche che uscisse sotto il nome dell'autore, che del resto min si sarebbe riusciti a mantenere segreto. Per giunta il maestro di palazzo diede da rivedere l’opera anche a due non gesuiti, un carmelitano e un cistercense, i quali si mostrarono più severi dei confratelli dcll’autore, fecero dei gran tagli e si espressero sfavorevolmente sull’opera.’ Gli assistenti non erano «lei parer»« eh«* col permesso di far esaminare il libro fosse stato concesso al generale anche il diritto di darlo alle stam|>e, prima che si radunasse la congregazione dei procuratori. In un relativo memoriale essi espressero part ¡colar mente il desiderio che il libro comparisse sotto il nome di un altro gesuita, poiché altrimenti Gonzalez si sentirebbe obbligato a rispon dere personalmente allo confutazioni * e con ciò sottrarrebbe di nuovo gran tempo agli affari di governo. Un mese dopo che Innocenzo XII ebbe dato il (lennwMO di stampare il libro, Gonzalez doveva provare ancora un’altra «insolazione. Quando il cardinal Cibo ripasso le carte che ««gli aveva avuto tra mano come segretario di Stato trovò una lettera di Gonzalez nella quale si ricordava che l'inquisizione stava occupandosi «Iella sua causa. Cibo fece fan* «Ielle ricerche al S. l'ffizio e si trovò il decreto «lei 2»» giugno 1BMO intoni» al probabilismo india sua forma autentica, nella «juale veniva [K*nn«^Mi ai gesuiti «li scrivere p«>r il sistema morale più rig«»rista, senza che venisse loro proibito «li propugnare il probabilismi». Il decreti» <»ru caduto completamente in «limenticanza.* Gonzalez I«» fin«» ora inviar»* a tutti* le provincie dell’ordine. * * Ivi 318-321. * Oòìxikobk-Bkvsch I 212 ». * Ivi 305 •*. 4 Astrai* VI 321 *. «Ir. »oprm p. 321. * HÒLMXC.ER-REt'M U I t#S.