Malattia e morte di Innocenzo XI. 379 che alla donna originale aveva perdonato tutto, fece fare a sue spese funerali solennissimi. Alle esequie fu presente l’intero Collegio d<-i cardinali. Il seppellimento avvenne in S. Pietro, ove del resto vanivano tumulati solo papi e cardinali arcipreti, e oltre questi riposava solo ancora la marchesa Matilde di Toscana.1 Innocenzo XI doveva presto tener dietro alla regina. Nel giugno I*¿89 la podagra lo fece di nuovo giacere in letto. Fu colto anche da febbre, ma poi il suo stato migliorò novamente, per tornar a peggiorare al principio di luglio.1 L'età avanzata di 79 anni, la mancanza di appetito, Ut melanconia ed altri acciacchi fecero preveder male.* Già, nonostante i salitasi praticati, si gonfiarono i piedi.4 Lo stesso inalato previde la sua fine. Per preparat isi degnamente, non volle più sentir nulla di affari. Vanamente perciò gli si suggerì di fare ancora una nomina cardinalizia. Altrettanto vanamente l’ambasciatore spaglinolo in nome dell’imperatore Leopoldo chiese dispensa per l’elezione del non ancora diciassettenne arciduca Giuseppe a re dei Romani; il papa dichiarò, che nelle sue condizioni attuali non poteva occuparsi più che della salute dell’anima sua.* 11 cardinale segretario di stato all’ultimo non venne più ammesse». Livio Odescalchi potè entrare solo per alcuni momenti, per ascoltare serie parole sulla vanità del mondo.* Oltre il medico, il famoso Lancisi, al letto del malato stava solo il confessore del papa. Considerando la robusta costituzione d’Innocenzo XI, gl’infimi non volevano tuttora rinunciare alla speranza, che il papa guarirebbe ancora una volta.7 Il più grande scienziato t-edesco del tempo, il I/cibniz, allora in Roma, sebbene protestante, espresse con calore in formapoeticailsuo interessamento.* La malattia si trascinò in lungo, ma un piccolo miglioramento al principio di agosto non fu duraturo.* L’8 agosto le condizioni divennero cosi pericolose, che al papa fu portato il santo Viatico colla solennità consueta.1* Il IO agosto si 1 Oltre le fonti adoperate dal Orackrt (II 393 m.) e dal Ricci ( I ita àamrra. Roma 1912, 45 w.), efr. anche gli • Arrisi Mare*ootti del 16 e 23 aprile 1683 (ralla notizia sul cadavere di Cristina: « Ilaveva una mascara d’argento massiccia sopra la faccia, giachi* la sua carne si era guasta, benché inbalsa-tnata •), Biblioteca Vittorio Emanuele in Boma. e I'* Avvito del 23 aprilo 1689. Archivio di Stato di Vienna. * Vedi oltre il Lippi 178 e il Miciiacd I 84, la • Cifra al cardinale Ranucci del 5 luglio 1689, .ViiiumI. di Francia 177, Archivio segreto pontificio. * • -Irriso del 2 luglio 1689. Archivio di Stato di Vienna. 4 * A mso del 16 luglio 1689. ivi. Cfr. Colombo 47». * Vedi le relazioni del conte De Gubernatis in COLOMBO 48. * Vedi l ila di L. Marrarei in I.ippi Bbbtjueb IM. Cfr. MjcBagd I 372. * Vedi * .Irriso del 16 luglio 1689, loc. cit. * Cfr. ZeiUckr. tir XUdenaeJue» 1901, 243. * • Cifra al cardinale Ranuzzi del 2 agosto 1689. loc. cit. Vedi Lippi 180.