Innocenzo XI. 1670-1689. Capitolo V'. «gli dette notizia colà «lolla sua intenzione di far entrare le truppa nel Palatinato e di gettare un esercito in Italia, il ehe avrebbe costretto l’imperatore a richiamare i suoi eserciti dall'Ungheria e trasportarli sul Reno e in Italia. Tl re osservò all'inviato frane* in Costantinopoli, che il (Iran Visir presumibilmente non avrei»!»« mancato di trarne le sue conseguenze.1 Il 10 settembre 1683 « '.li annunciò, che le sue truppe avevano marciato su Philippshurc; i Turchi quindi avrebbero potuto ottenere migliori condizioni di pace.* Luigi si dette anche premura di raccomandar pace tra la Polonia e la Turchia; la Polonia allora avrebbe potuto attaccare 1 Braiulehurgo ed egli stesso attuare indisturbato i suoi piani contro l’Olanda, poiché Guglielmo d’Orango si era imbarcato contro l’Inghilterra. Così era divenuta imminente una guerra europea.* Contemporaneamente la diplomazia francese si adoperava ad esercitare una pressione sulla Spagna per indurla ad una neutra lità benevola per la Francia. Dopo la marcia su Philippsburg l’inviato francese a .Madrid offrì alla corona di Spagna una parte di mediatrice. L’offerta,però,(«me provarono gli avvenimenti sur cessivi, non era fatta sul serio; e nra venne neppure fissato nulla per iscritto.4 Il vero scopo era di sviare l’attenzione della Spagna dai fatti reali, poiché il procedimento francese contro l’Italia doveva suscitare nella |>cnisola dei Pirenei una diffidenza grandi« sima. Il marchese de los Halbases dichiarò all’inviato francese di non vedere come la Spagna potesse rimaner neutrale, ove le truppe francesi attaccassero lo Stato della Chiesa; essendo Napoli un feudo pontificio, la Spagna dovrebbe intervenire su desiderio del papa.1 Di fronte a tutti questi avvenimenti Innocenzo era impotente. Kgli vedeva di nuovo falliti i suoi sforzi costanti per mantener la 1 Istruzione all'inviato trance««' Girardin iu Costantinopoli del 22 im»!" IBS», in (tonni. ¡¡IrritoH 121. • Ivi 122. * « Aitisi voilà ttne guerre generale dall* t«ute l’Kurope dotit je ne dotile {•«ini «|ue Ir» Ttirks ne tirent un grand avantage ». Ivi. • • • L'ambasciatore di Francia ha parlato a) Marchese de lo* Ilalba**-« procurando di giustiScarr le reaolutioni del «un Re et ha parlato in mudo come m> convita«**’ questa corona a (ami mediatrice, ma non ne ne i »piegato apertamente. (Anche col nunzio l'inviato francese asserìJ. ehe qucwta corona non poterne lare azione piti degna che fami mediatrice *. Il nunzio di Spagna iti data 2» ottobre IBS-», S miniai. di Spagna IBI. Archivio segreto pontificio. * « * Halhase» discorrendo coll’amhasciatorv | Francese) di queste materie di neutralità gii disse ehe non sapeva come potesse haver luogo, quando il He di Francia inquietasse l'Italia e particolarmente X. Ser. ehe ben sapeva che il regno di Napoli era feudo della Chiesa e che doveva «occorrere la Santa Sede. quando lo richiedesse, oltre che non potevano piautarsi l'armi del Ke di Francia nello Stalo del l’apa. posto nel mezzo d'Italia, senza dar gelosia a tutti *. Il nunzio spaglinolo in data 23 dicembre IMS, ivi.