Innocenzo XI. l«7ft-l*J89. Capitolo VI. spucialmente ut- gli fosse «lata facoltà ili dedicarlo al Generalo.1 Ma, com« era da prevedere, il parere di cinque gesuiti di cinque diverse nazioni * vietò al nuovo scritto il permesso di stampa, perchè ni poneva in opposizione alla dottrina di altri Ordini e scuole superiori, e perchè la nuova opinione portava a conseguenze pericolose. Tuttavia il Gonzalez non abbandonò i suoi pumi. Egli pensò di rivolgenti a pro delle sue opinioni alla più alta autorità «lel-l’Ordine, la Congregazione generale;9 le difese pubblicamente, allorché fu nominato nel 1670 professore universitario a Salamanca, e si attirò cosi un divieto rigoroso di suscitare ulteriormente scompiglio colla nuova dottrina.4 Durante una missione tenuta dal Gonzalez in Siviglia, egli giunse a conoscenza nell’aprile 1679 del decreto dell’inquisizione, che condannava tante proposizioni morali troppo larghe, e ormai naturalmente tutto lo stato delle cose fu cambiato ai suoi occhi. Incoraggiato forse dal nunzio di Madrid, egli ora si rivolse ad Innocenzo XI in persona.* In meditazioni durate per anni, «'gli scrisse, «*n» giunto a veder chiaramente un principio, che rende-rebbe impossibili le deviazioni sul terreno della teologia moral«‘: il principio, cioè, che l’opinione in favore della libertà non si poteva seguire, ove si riconoscesse chiaramente, che l’opinione opposta in favore della legge era midto più probabile. Ove il papa proclamasse questo principio, sarebbe stata recisa la nuli ce «h'gli abusi e sparirebbe necessariamente il lamento così sj>esso udito p«T decisioni lasse di momlc. Oltre che al papa.il Gonzalez scrisse di nuovo ni generale del-l’Ordine,* e pregò anche lui «li prescrivere il principio menzionai«» aU'Ordin«*, o almeno ai gesuiti spagnuoli. Egli ottenne per sè personalmente il permesso d’insegnarlo;* e infatti il nuovo principi«* en» appena qualche cosa di diverso da una nuova forma del probabilismo. Il Gonzalez, invece, non ebbe successo colla proposta ulteriore di prescrivere al posto «lei probabilismo consueto il cosiddetto equiproltabilismo. L’ Oliva, tuttavia, emanò il 10 agosto 16MO una circolare, in cui parlava «i««lla calunnia, che i membri dell’Ordine sostenessero in parecchie accademie opinioni arrischiate di teologia morale. Per combatterò queste maldicenze, ci si doveva attenere ai decreti già emanati «laH’Ordino. Da questo * Ivi 174 ». * Dd IS giugni» HV74, ivi 177 ISO. * Ivi 1*2 * Ivi IS* IS». * Il 21» Insito 167». ivi 304. •Il » wllrmhn- 1679. ivi 191. * Il S3 dirrtnlite 1679. ivi 192 ».