Innocenzo XII. 1691-I70J. (,'apitolo III. Come scrive il Segneri, Innocenzo XII gli disse di non essere intervenuto contro la decisione dei cardinali per riguardo all» corti (li Madrid e Vienna.* E veramente l’imperatore Leopoldi-nel dicembre 1693 fece esprimere al nunzio di Vienna il suo dispiacere per la decisione della congregazione dei procuratori, la quale con gran gioia dei protestanti rendeva manifesto il dissidio della compagnia di Gesù. Circolava la voce che il re di Spagna avrebln-proibito ai suoi gesuiti d’intervenire alla congregazione generale e •‘he suggerirebbe tale proibizione anche all’imperatore. Ora. si diceva, se anche il re francese non intendesse lasciar partire i gc suiti per la congregazione generale, lo scisma dell’ordine sarebbe stato inevitabile e la sua solida struttura, fondata sopra il poter-monarchico del generale, si sarebbe allora sfaldata e a questo danno poi non si sarebbe più potuto rimediare.2 Frattanto nel febbraio 1694, assai mutilato dai censori, era venuto alla luce il libro di Gonzalez;* nell’ottobre dell’anno antecedente, poco prima della congregazione dei procuratori aveva suonato per lui l’ora agognata di poterlo dare alle stampe. L’opera fece grande rumore e in un solo anno si elevò a 12 edizioni.' Ma questo successo era da attribuirsi senz’altro alla curiosità e non al merito intrinseco dell’opera, come risulta già dal fatto che, dopo il primo anno tino dentro il secolo xix, non si fece più alcuna nuova ristampa. Ben presto comparvero delle confutazioni, per esempio quella del Segneri, le quali vennero però diffuse soltanto come manoscritto. Il tedesco Cristoforo Rassler, fondatore dell’equi-probabilismo, compilò una diffusa confutazione, la quale però non ottenne divi censori di Roma la licenza di stampa. Appena dopo la morte di Gonzalez, Rassler potè svolgere le sue idee in un'altra opera del 1713.® Nel frattempo si avvicinava l’anno 1696, nel quale .secondo il decreto di Innocenzo X doveva radunarsi la congregazione gene r.ìle. Come non era altrimenti d’attendersi, le assemblee nelle quali venivano eletti i delegati per la congregazione generale, diedero ai loro rappresentanti dogli incarichi che si riferivano al diritto «lei generale di pubblicar*' indipendentemente dei libri, oppure ai disordini che erano avvenuti negli ultimi anni in seguito all’invo* rata ingerenza dei principi laici ecc. Un’altra preghiera della congregazione generale chiedeva di impedire per un certo periodo che si scrivesse prò o contro le opinioni teologico-morali del gene • Dòlungsb- Reuscu I 231. • lettera de' gesuiti del 11» dicembre 1693, ivi II 120». • « Fundatnentum theolotciae murali*, iti est trai-tatu* de recto u*u opi-ninnimi prubabilium etc. ». Contenuto e valutazione in Astk u\ VI 323 334. « Ivi 322». » Ivi 333 339.