84! IuiKM'fnzo XI. 1676-1689. Capitolo II. A K011111 si era fatto di tutto por appianare la via alla lega, in primo luogo, bensì, non alla lega offensiva, perchè si comprendeva ehi*, dato l'atteggiamento non chiaro di Luigi XIV, essa era troppo pericolosa per l’imperatore.1 Con tanto piti zelo il papa aveva lavorato a prò della lega difensiva, offrendo nuovi sussidi. Altrettanto attivo fu il suo nunzio di Varsavia. Dopo un colloquio di tre ore col Martelli circa l'alleanza il Kobicski disse una volta al Béthune, di non aver mai visto aurora un uomo rosi partigiano. L’ambasciatore francese, per suo conto, opinava che il Martelli si comportasse piuttosto come un inviato dell'im|»eratore che come un rappresentante di Sua Santità.* Tanto più {¡rendi furono adesso in Hotna lo scontento e la disillusione per il fallimento dei piani ieghistici, e la diffidenza verso la Colonia, che alla corte pontifìcia fu accusata di slealtà con parole amare. I fatti, scrisse il cardinale segretario di stato, rispondono assai poco alle parole sonore; la Polonia nell'affare della guerra turca non procede lealmente e spaccia favole; ma cosi e**» serve solo alla cupidigia altrui, non alla sicurezza propria.* 3. (Questa era la situazione dell'alleanza contn» i Turchi nella secondi» metà del ltt.HU, e tale rimane sostanzialmente Uno alla metà del 16*'.'. Dimostratasi irraggi ungi bile la lega offensiva, In-nocciix» XI lavora con piena consa|tevolezza alla lega difensiva fra l'imperatore e la Polonia. Luigi XIV, la cui diplomazia su|*e-riore nei momenti decisivi faceva tuttora |vender la bilancia alla «lieta polacca e alla corte «li Giovanili III, lavora altrettanto consapevolmente contro «»gni alleanza antiturca e cerca «tingere il (urere offensivo di Kara Mustafà sui paesi austriaci. I*a dieta |iolacca si fa entusiasmare j*>r la lega, ma è discorde e noti persistente, il re oscilla confusamente qua e là tra i suoi sentimenti |H>r Luigi XI', che per verità si raffreggiato col più grande ini|>cgno dalla consorte francese * ti». Cibo a Martelli. il 1 mino r 13 ottobrr I6M>. n Homi III Ul. 406 i». S. * Ctl. Ir «Ine Mie»» «tri lU-thunr • l.uiet XIV Miti ap»\V l««0. „Ida l'ol. V 4«»* 412. 410 (Mi X». &| c SS. * Martelli • t'ubo. il lì marni «• 24 aprile IAS*». litio a Uartrih. il to mano eli manna. • Martelli e a Uo«ovt*i. l's loglio imo. in Bmmi III 374. JM a.. 374 n. I. SS« a» 393 a. t.