Assemblea ili'l doro franooao <lrl ratipo 10H5.	1143
Ma ojrli s’ingannava in ciò radicalmente. Già al principio del 108.1, allorquando il Cardinal Sacchetti dette milizia al papa di nuove conversioni alla Chiotta cattolica in Francia, Innocenzo XI esclamò: A che cosa serve tutto ciò, se intanto tutti i vescovi sono scismatici!
Il	papa temeva, che la Francia si separasse dalla Santa Sede sull’esempio dell'Inghilterra.1 Luigi, però, seguitò tuttavia a tener formo iti suoi scopi. Per togliere eilicacia al procedimento del pontefice contro il governo francese ed il clero, egli lece rappresentare il contegno più passivo della Santa So»le nella questione ugonotta come se fosse un favoreggiamenti» segreto «lei calvinisti.* Al tempo »tesso Luigi seguitò ancora a sperare di costringere il papa a fargli concessioni per lo sue benemerenze nella conversione dei protestanti. Questi desideri furono sottoposti al nunzio per mezzo del Croissy
o	del La Chaizc. Ma Innocenzo ritinto decisamente un simile mercato, e fece scrivere dal generalo dei gesuiti al La Chaizc, cito illuminasse, conforme al proprio compito, il re sull'insostcnibilità dello *ue pretese.*
   In queste circostanze Luigi XIV convocò una nuova assemblea del clero francese jht il maggio 1685.4 A Koma si segui Un dal principio con gran diffidenza quanto accadeva in Francia. Il papa incaricò il Lauri di osservare attentamente l'assemblea. ‘ Luigi XIV, invece, intendeva che la Santa Sede rimanesse nell'incertezza su quel che l’assemblea avrebbe fatto.*
   Finora le assemblee del clero francese avevano avuto sempre parecchi presidenti. La nuova assemblea si allontano da questa
     •	* t'ho import* «ti «limolilo tanti tempo, w «ono tatti i ««mrti wtamalirl » Paranti« ramo in Inghilterra ». Il nrdiuir D'Ertri» al rr ia data 14 ptiiMM ISS3. in fittisi«. JSVnnitin 3S7.
    *	GftatX, RfroaUimt 393.
    *	• • Olirò «inolio «-ho fa da mr «rriito con lo paxalr «apra il «fiaoorm fattole dal ««, di < nu«y o dal P** Iji tluùao intorno al conordoir al turrito •r^autaUwi dal Ro neQ'ratirpaUoac dd t’alnnwma con la Cki»*. l'r*too»iona doUa Regalia o la pronta pnirMov di roteati rmtali varanti. N H" l<» (atto parlato • questo padro generale do' liiwaiti paerhr «rrira al »udetlo P. U fhaiiar. incaricandogli di lai mwarm al Ro Mcoudo il drlsto, rb» no I»*. rfcf prr rìnsapua di aa'opera mentori*. 8. Jl» non paà chiedere • », II* non pai roor edere (««Uà (actiaM leetownodr dalla IWalia proibita «otto poaa di «roaunaaira Ruoioi* dal roortho di Ijoar. nò pai»«*» al grado di Tnrnto qari wftHli rhr wfl'nwMi» drl Issi hanno dato Inori ana p—ima dottrina*, fitta al Xantio drl |j granato ISSj. JhumI. di h'mmn» ITJ». Archivi« »»{irto pontificio. I dinparri inediti di nan-■tatara ri tali in «'tratto mm> tatti citrali.
    •	Gfcjus. lur ni. 3*9. Pai Itti a—wna aasrmMra <W pwi» et» «tata plS roaTurata.
    •	* AI Laari ia data IT febbraio IMS, loc rii
    *	. Il m>I boa. aittM <|ar roaa la ntMl^ari. do Umhi a la coni «e voaa itn riuqinetude,	prat aroó do* viniatiaai do erU* awomMrw ♦. Luigi XIV al I' l.*tr«»* il 23 man» IMS. Ui Gtnr. loc. cit, 401.