L'uaaedio di Vienna. 123 |i r il che lo Starhemherg si decisi* a sacrificare i sobborghi: un n ire di fiamme, che mise in pericolo la stessa città propriamente •i ita, li ridusse in cenere il 13. Il giorno seguente i Turchi completarono il blocco dell'antica città imperiale; la cinta di assedio, < >tninciando dalla riva del Danubio a St. Marx, si estendeva I>*t Gutnpendorf. Ottakring, Hernals. W&hring, Ddhling lino di nuovo al Danubio, a Nussdorf. Una foresta di 25.000 tende indicava il posto dell’accampamento, da cui adesso ogni giorno, al cader «1«*1 sole, risonò terribile il grido di Allah e di Hu ! dei Musulmani, l'opochè il Iti In tri io la cavallerìa imperiale abbandonò la posizione in sostenibile nella Ijeopoldstadt. dette quest« alle liamme e si ri -tirò sulla sinistra del Danubio, il blocco di Vienna si estesi* anche •la questa parte.1 Incomincio cosi uno degli assedi più memorabili
  • er i propri posti. L’energico Starbemberg era completato ottimamente dal vecchio, ma giovauiimente fresco, conte 'ìaspare Zdenko »voli Kaplirs, generale d'artiglierìa., esperto di >inministraaioue, e daH'eccellente Ixirgomastro Giovanni Andrea von Lielienberg. Stava loro a tianco il vescovo di Wiener—Neu-stadi, conte Leopoldo Kollonitsch, che un tCtnpo aveva combat luto a l'amlia contro i Turchi, quale Cavaliere ili Malta. Il Kollonitsch si trovò volontariamente a Vienna e si acquisto fama non meno duratura dei già nominati, colla sua attività caritativa per i feriti e gli orfaui. che «■crebbe anche il i-oraggio dei difensori.1 1 dicci mila uomini, che il duca di Lorena aveva gettato nella •iltà, erano insudicienti alla difesa; lo Stahremberg chiamò per tanto i cittadini a combattere per la salveua della vita e della iibertà. Borghesi, artigiani, studenti, |»ertino i domestici ili corte, presero parte alta ditata, assumendo il «arriaio di guardia e i lavori di trincea. Tutti erano animati ila un solo pensiero, quello di 1 Vrdi V*m«» 141. Itr. il piano di Uwsliv Anca»»«*)!» tu Kl-<>rr 710 * q arilo di Daniele ! Mi II'tra IV 40 a.. 13« a. I. .*«11» MlX*l«ta prt il (intuirò M IMS rfr anche l iti lai orile IfiUni. »«> iSw», hny V 32« m. e lltLTMT nelle JlUaJ. 4r* Uhm fUmtUrh. 4*t ffinwel. IK4. L'npmiiiuar piti rmU d*Ua irltrf»lar» ipriali'