42 Innorotao XI. I«l7«l|tis9. Capitolo II. Innocenzo XI aperò «li poter appianare il conflitto. Anche prima eh» l'imperatore I/eopoldo esprimesse il desiderio di un nunzio pontificio » Nimega, il papa aveva avviato, circa il conflitto regnante nel Oidio e la partecipazione di Venezia alla mediazione di pace, trattative colla Signoria, Vienna e Madrid,* le quali *1 prolungarono tino alla metà del 1H78. Innocenzo XI propose, che la Spagna, per riguardo al papa dichiarasse l’incidente liquidato.* Vienna sarebbe stata d’accordo, ma a Madrid non ci si volle accontentare di un compromesso amichevole. Si voleva soddisfazione.* Inoltre le corti di Vienna e di Madrid non avevano gran fiducia in una mediazione di pace veneziana, specialmente se avesse dovuto esserne incaricato, secondochè proponeva sempre Innocenzo XI.* lo xtorico veneziano, assai valente negli affari. Battista Nani, che nella sua «»pera storica apparsa giusto allora trattava troppo male gli Abshurgo.* Venezia fln dalla primavera ilei Itti" avrebbe accettato volentieri la parte «li mediatrice progettata |H>r lei.* Alla corto pontificia si escogitò anche una fonua adatta di »«Mldisfazione: la repubblica avrebbe dovuto in una lettera al papa, contenente espressioni di devozi«mc verso il re •li Spagna, deplorare il passo da lei fatto; il papa, con il consenso della republica. avreblie inviato la lettera a Madrid, ove sareblte stata conservata nell'archivio per eterna menlon diovanni d’Austria, che allora dirigeva la politica «pmmuola. fece addimiurn premure |ier la partecipazione veneziana al congressi» della pace e lasciò |terilno cadere le sue difficoltà contro ltatlista Nani.* • il ho alt'AifoMi irti, «opra p. 41. n. &>: al Huonriai 7 * SI noTrmhrr r IV 4l«w«hn> 1*7*. Raoartai al Cibo IH ottobre. 33 norrmbtr r darrta brv 1676, piraao Bw»»l I 363-26?. • Il «'»ho al Mrlliai ÍS tx.i rmbri» 1676. fri 63U ». » Il Urlimi al «Ibo I» cannaio 1677. in 633 a. • I oni U rardmalr Xtdhaid »«rondo la rrlaaioor drtl'AtraUi al Cibo. 36 dtcrmb«* 1677. tri 633 • Il Urlimi al Ctto, 31 (ramato p 12 uorrmhtr 1*77. il libo all AimUi 37 granata» 1677; t Airoldi al «'ibo 7 * 13 norombi* 1677. iti 633. 631. a. 3. 634. 639. a. I. *47. IllTTWT* NaXi è l'aalorr tirila WuIwm Ma I ma. (xbbhrtla (UHManlr ari 1676 Sportaiatmir 1*00 Iwnaai «1 \**nò drlloprta. rrdi Urlimi orila rrlauoor <1*4 13 aorMab«* 1677 • Il «ìbo al Urllim. 13 Maggio 1677. la Bnail I *37. worialr dr*ii ■urlali imperiali prt t aiilmnn. 3 mastio 1677. la .Irtw <« mrm. I 341 • • 11 Ubo al Urlimi I» aorraabir 1677. ia Bojahi t 64* 63a» • Klnrr. II M«¡dbo a HrtUarqu. 33 fmaaio 1676. ia Roli*l I 316. • Il Urlimi al libo. 34 dimaaab«» 1677 • 3 aprila- 167«. il Ciba al JUtoMi. 33 rranatn 167». ivi 6M*. *34. a. 7. 633 Il c mutismo di Nlmega. 43 Ma tutto l'affare fallì (ter una condizione |Mtsfa «Jalla Spaglia «piasi subito dopo l'inizio delle trattative, e sulla quale essa si ostinò, condizione a cui si collega, secondo ogni verosimiglianza, anche il viaggio a Roma del cardinale l’ortocarrero nella primavera «lei 1«78: colla mediazione |Mintiflcii>-veneziana, cioè, al e<»iufr«***o della pace doveva procedere di pari passo, sotto la direzione delta Santa Sede, la formazione «li una lega di tutti i principi italiani, compresi naturalmente gli Abshurgo.1 Quale scopo della lega la Spagna designò nel corso delle trattative la difesa dai Turchi e «la chiunque turbasse l’ordine.* Oon ciò era confessato «niello che dalla parte pontificia si era riconosciuto fin da principio, che, cioè, l’alleanza progettata si dirigeva in prima linea contro la Francia. Si ha l'impressione, che i Turchi fossero stati aggiunti jwr render«« un po’ più accettabile al papa il progetto.' A iiiim lega simile Innocenzo XI si oppose fin dal principio con la stessa risolutezza, con cui la propugnava la Spagna. (ìli stati italiani, egli dichiaro, soiki troppo dipendenti nell:- loro politica dalle Grandi Potenze, |ier poter proce«lere da sè alla formazione di una lega; il momento I>er un’alleanza contro i Turchi è dopo la conclusone «Iella pace, non prima: infine, la mediazione papale a Nimega è inconcilinhilc con una lo a simile.* L’ultimo era per Innocenzo XI il punto «'apitale. Egli voleva evitarti fin l’apparenza di una intromissione nelle contese europee e di una presa dì posizione e«»ntro la Francia.* Secondochè poco dopo riferiva a Parigi l‘ambaaciatore fruii««•*«• a Roma, il papa aveva «letto all’inviato spagnuolo: * noi siamo il capo della cristianità; ma non possiamo esserlo di una lega o «li un esercito ».* 1 II Molliai al (.'ibo, 3 (rbbr-aao. 4 roano. * gtugno 1677: il ««•*•• al tlrlliai. 13 majan« 1377: .Ima» éi Rama 3 apnlr 167*. ir) 633 a.. 633 »., 63* «roa a.l, 637. «53. a. I. * Coai nprnaanmlr l'anibaartalor* apaftaaoln a V*waia I. Amddi al Qbo in dala 33 granaio 1676, Irt 634 * Cfr. la rrlastoae dad Wrlhni drl 4 marzo 1677. nlaia anpra a. I. * Cibo al Urllmi. S r 4 mano. I» oorrrobrr. 23 dlrraabw 1677 r 39 ma| do 167«. iri 6J4 636 a.. 64». a. I. 631 636». Nrllr talnutoai drl Cibo «a data 39 maní» 167* al I (ora «jarata 1— ri aitón» alraaa da parla* d i ano °r«iao XI : • S. a. rrrdr aarba eba I. U«Wr aoa ^ U (WIKI trfainrnir adallo prr maa»t*rr al Tarrbi f. didU-llaammo aualrarrr laainaa* fia i coala* tali .... romr é tnarm»ato dall wp«n»»aa dalia Hfa Krtdralrtarwla» la «|«arl "»"■»rolo laaomu» XI ti» tallo dasúsai» dall idra di ll prnfrtl« «ti bfa «patfnaoln * «ft. I» tainuiMi dad Cibo al llailtaai ia dala I* aotrtalx' 1677. ptenau BoJasi | 64». a |. * II daca d F.ilr«m al l*uaapoaaaar. |s apnlr 1*7*. piwaiw «¿**1» ia Ifr» T**« fe«* XXIII «IS76I I». L ian Immmttmt XI IS. a. 3|. rr.ptmp. • **«ioaa l'aaamtnai di F. l’tix• un onu (itmit (III 3>»4), rbr II papa