Processo contro .Molinos. 331 Nell’Inquisizione stessa non mancarono da principio protettori al Molino». Il cardinale Azzolini non ammise immediatamente di essersi ingannato sul conto di lui. Che anche il papa medesimo ]>i r un tempo ancora piuttosto lungo nou fosse persuaso della riprovevolezza del quietismo, apparve chiarissimo all’inviato francese, allorché il 2 settembre 1686 venne fatto cardinale il compagno di opinioni del Molinos, il Petrucci.1 Di fatti Innocenzo XI si decise alla fine solo dopo lunga esitazione contro un uomo, che per tuto tempo era stato presso di lui in alto onore. Ma, quando e_li venne a una decisione definitiva, apparve manifesto, che a! processo contro il Molinos doveva seguire quello contro il I‘*‘trucci.* La prospettiva di dover sottoporre a inquisizione giudiziaria un cardinale della Chiesa romana, doveva naturalmente costituire un impedimento a una condanna sollecita del Molinos; e ' osi pure lo stato costantemente malaticcio del papa, elio non gli I -rmise per lungo tempo di assistere alle Congregazioni cardinalizie. Anche senza questo, i conflitti con Luigi XIV distrassero l'attenzione di Innocenzo XI da qualsiasi altra cosa, e ci volle tempo, prima che fossero raccolte ed esaminato le 20.000 lettere del Molinos, stabilito il senso di frasi dubbie in lunghi interrogatori, inquisiti i complici. Ciononostante il D’Estrées, dalle cui informazioni è possibile ( irsi un’idea approssimativa dell’andamento «lei precesso, scriveva via nell’agosto 1685, che l'esito della faccenda non sarebbe stato favorevole all’accusato.* Infatti le cose prendevano per lui una piega sempre più minacciosa. Il 24 novembre 1685 l’inquisizione proibiva nella patria di Molinos tutte le edizioni spaglinole della sua opera principale.4 II processo romano procedette innanzi; furono uditi 70 testimoni, ♦»tratte testualmente dalle lettore del Molinos 26.'$ proposizioni * rrate, e riconosciute da lui come sue nel loro senso riprovevole. I-OX 174 h. * Vedi ivi 175 a». * Vedi ivi 200 m.