43H Innocenzo XII. 1691-1700. Capitolo III. fermo e pretese una dichiarazione esplicita, dichiarando di non potere in tal cosa agire diversamente dai suoi antecessori1 ma anche i francesi non volevano detlettere dal loro punto di vista, e già si credeva oramai al fallimento dei negoziati. Ma a questo punto Luigi XIV, incalzato com'era dalla grave lotta che combattevano contro di lui le potenze coalizzate della « Grande Alleanza », decise di compiere, di fronte alla Santa Sede, un importante movimento di ritirata: egli autorizzò cioè quei vescovi nominati, che non erano stati membri dell’assemblea del 1682, a chiedere al papa la loro conforma. Innocenzo XII accondiscese.3 Tuttavia parte dei cardinali, specie lo spagnolo Aguirre, il noto editore dei concilii spagnoli e dogli scrittori avversari dei quattro articoli, fecero rilevare che nel decreto stdle proposte per le chiese vacanti bisognava fare una riserva, in forza della quale ai vescovi della Francia meridionale venisse proibito di consentire in qualsiasi modo alla estensione della regalia.* Innocenzo XII decise di tener conto di queste obiezioni e nel concistoro per la preeonizzazione dei vescovi, in una allocuzione, egli riservò i diritti della Santa Sede e proibi ai nuovi vescovi ogni riconoscimento diretto o indiretto del diritto di regalia. I francesi diedero poi la precisa dichiarazione che il loro re manderebbe sicuramente la lettera promessa coll’abolizione dell’obbligo d’insegnare i quattro articoli del 1682. Dopo questa dichiarazione cominciarono col concistoro del 9 gennaio 1692 le preconizzazioni di quei vescovi che non avevano partecipato all’asseniblea del 1682. La locuzione pontificia rilevava espressamente che le preconizzazioni non dovevano essere interpretate come un’indiretta approvazione della regalia. Le parole finali del papa, che egli resterebbe fermo nella difesa della libertà della chiesa e deH’autorità della Santa Sede nello stesso modo come avevan fatto i suoi antecessori Innocenzo XI e Alessandro Vili, non lstsciarono alcun dubbio circa il punto di vista del papa.* Ma [ora il governo francese si rifiutò di lasciar passare la Bolla che proibiva il riconoscimento del diritto di regalia. Anche qui Innocenzo seppe trovare un espediente, cedendo nella » Klopp V 332. * l’ilILLtPS. RfyalirHrtckt 403*., 410. * Ih uKi t.t.. loc. cit., 43; Phillips, loc. cit.. 411 ». Cfr. • Alcune ragioni che fann«> vedere che nel medesimo tempo che »'aggiusterà l'affare delle bolle |w>r li vescovi di Francia, «ia necessario aggiustare quello della Recalia, A r -vio dell'ambasciata spagnola a Roma: invece: • Di*cor»o se convenghi ad Innocenzo XII d'aggiuntare con la Francia separatamente le provisioni delle chiese vacanti in quel regno e poi l'affare «opra la Regalia, e si conclude de no (Ottobre 1091), Archivio segreto pontificio III 22 p. 117 ss. * • Acta consist.. lùirb 2899. Biblioteca Vaticana. I/allocuzione qui inserita, che l’illLLies (413) crede soppressa, in Sroxnwrt. Rrqal* Mcerdofimw 732 e Fea. Suttilà 02. Cfr. il * Breve a Luigi XIV del 12 gennaio 1092. Kpift. IhhocthIì» XII. Archivio segreto pontificio.