Progetti e «umidi per la raiupagna del IH85. 1A5 stici di ogni genere, acquistati dal clero secolare e regolare iu*i paesi austrìaci ereditari da sessantanni a questa parte, venissero vendati, c il ricavo impiegato a coprire le spese di guerra.1 Furono anche esortati i vescovi e gli aliati itegli Ordini tedeschi a mandare truppe e denaro j>er la guerra turca;* così pure gli abati benedettini di Svizzera.1 più tardi anche i capitoli cattedrali di Liegi. Colonia. Ilildcshcim e Mitnster.* Non meno zelanti del papa furono Marco d'Aviano e Huonvisi. Marco d’Aviano sostenne l'opinione, che hi prossima campagna dovessi- incominciare assolutamente il 20 maggio, e credette anzi di dover abbozzare un vero e proprio piano di guerra. Al tempo stesso egli fece premure jwr la riforma tanto necessaria del sistema tinanziarìo austriaco.* Nello stesso indirizzo si odoperò il cardinale Huonvisi. Kgli ottenne, che il coni* mÌMario generale per la guerra, conte Sigfrido Hreuner, non all'altezza del compito, fosse sostituito dairecfcllente conte Rabatta.* 11 Ituonvisi si adopero anche instancabilmente a procurare mezzi pecuniali. Si dovette a lui. se la ricca eredità deU'arcivescovo di (■rati, Szelepcsénvi, e del vescovo di Vienna, Kmtnerich Sinelli, venne impiegata, dietro promessa di risarcimento posteriore, |>er tfli armamenti.’ Per le pratiche del Huonvisi Innocenzo XI mando al principio di aprile.)MO.OOo fiorini e qualche mese più tarli ancora 50.000. Il Itano di Croazia ebbe 15.000 fiorini; inoltre il pontefice dette altri Io.ihmi fiorini per gli ospedali da campo i- grandi quantità di Italsamo.* Cosi le provvisioni molteplici ed energiche del Capo supremo della Chiesa e del suo nunzio riusrirono ancora una volta di valore altissimo j*er la prosecuzione della guerra.* Nonostante le esortazioni di Marco d’Aviano, la campami» ilei 1HM5 comincio solo in luglio. Il piano fu lo stesso dell'unno precedente: il Ijeslie doveva operai« in Slavonia. lo S«-hulz neH'Cnyhena superiore, Carlo ili I/orena sulla linea del Danubio. S’incominciò dapprima l’assedio di Neuhàusel. (Quando. però, giunse la notizia, che Ihrahini Pascià assediava Gran, il grosso delle forze, 40.000 • Vtdi HftKttiif.* II 212. 21*. Fui<ùl 12«. 13" a-j »Unum 3iA In I»* * Botkr ai Inali ponliAri in Vi«uuW»l»bbrii« l»*S. «I fi»«'*» di («urli W 24 Bimi. ai vwotu di WVsw S(M«dl de) » (n|wi. il !*•(“ inpoii» di •Ui Mlau pin-M MSt (k—wii di plMM e colini wrliwmirl in )1|Wld