loti Innocenzo XI. !•>"•> 1689. Capitolo II. gtionza furono scelti per ciò i duo cardinali protettori, Pio per l'Austria e Barberini per la Polonia. La formula di giuramento doveva costituire un articolo segreto e non «tare nell'utrumento del trattato. Il re ed i ministri approvarono, e si potè cominciare la redazione del trattato.1 Le trattative fra i deputati imperiali e quelli poh tee hi andarono innanzi, sebbene con ritardi spiacevoli per cose affatto secondarie. Si discorreva infinitamente molto. I senatori, rispose il re al nun zio, che faceva aperte rimostranze e lagnanze, tenevano discordi cosi lunghi più per far brillare la loro eloquenza, che noll'inte resse della causa. Agi, lusso, studi umanistici e inoltre trascurali/.1 del mestiere «Ielle anni danneggiavano lo stato. Egli, il re, temeva, che un giorno le biblioteche polacche avrebbero servito di stalle por i cavalli turchi, come quelle cinesi per i cavalli dei Tatari. La caduta di Vienna sarebbe ancont più fatale di quella ili Cracovia. Davanti Cracovia i Turchi verrebbero serrati nella t.i tiaglia austriaca e polacca. Cracovia, cìosì, pi.irebbe esser riconqtn stata. Ma se andava |>er«luta Vienna, la Polonia sarebbe tagliai.« via dal resto dell» cristianità. Dietro le lungaggini delle trattative, del resto, v’orano anche i nemici «Iella lega, che cercavano di gun «Iitgnar tempo e aspettavano di esser comprati dalla Francia. Tut tavia agli sforzi infaticabili del nunzio pontifìcio e del plenipoten /.tariti imperiale riusci eoU'aiuto «lei re e della regina, che ora s’im pegnanm» ambedue senza riservo a favore della lega, a superar» tutti gli ostacoli.* Una difficoltò, « he minacciava la lega precisamente da parte «Iella regina Casimira, venne ugualmente eliminata. I>al 1678 si era discorso di sponsali tm il figlio di Sobieaki e di Casimira. Giacomo, e l’areiduchessa Maria Antonia. Questo matrimonio, calcolavano i genitori, uvrebbe potuto essere forse la prima pietra «li una monarchia ereditaria del Sobicaki, specialmente se il popolai venisse entusiasmato da splendide vittorie del padre sui Turehi Si diceva, anzi, in Polonia, che l'imperatore acconsentirebbe al matrimonio a cagione della lega, e «larebbe come dote all’areidu che#sa l'Ungheria. la» corte di Vienna sembra effettivamente aver • AfU rw. VI Aia.; BoJasi III »4?; Tittts 23 2* Il Barberini ara dalla primavera «lei IMI cardinale protettore tirila Potnaa. rfr. la lettera di rr Giovanni a innervato XI del 30 aprile Itisi, Tnan, JVm. M. Ili 67* * Ofr. le trUnoni del Hallarteim a Roma del fi. 24 • 31 marco IM3. .•tri* Tal. VI S»-*Si B*ua*i III Ut 60«, SS». Fra sii «tarali alle trattati rr ri la anebe un amhaariaU do! Tbòkólr alla dirta polare* treladom del Palla tteàni «W 31 marao IM3>. Il nansio * l'amUaraiort imperiala m nppnaar» a eli» tati farne nervata a eorte. Non bisogna ignorar*, lattaria, ebe aorba la fon«* rtmaraa pratqpiira anrar «rmpre le tratlalir» coi TWkUr. rfr Thiux 3S a.. 31 34.