Sforai |mt «ttram- Venezia nella lepa antìturr«.	143
nell'aprile 1H78 e sostituito «la Girolamo Zeno. Ma i«> Zeno cani-minò <1«»1 tutto sull«* orme del predecessore «>, facendo valere hi »uà liliertà «li quartiere, si arrogo a<l<lirittura prerogative papali.
I	reclami in proposito trovarono a Venerili orecchie Mirili*.1 Nell» notte «lei 1° luglio 1H78, mentri* il séguito «lello Zeno faceva la ronda nel quartiere, accadde uno scontro con i soldati «Iella ( olizia pontificia non lontano dalla chiesa del Gesù, in cui rimarrò feriti «lue poliziotti.* Sebbene l'ambasciatore esprimesse il *uo rincrescimento dell'incidente. «*gli protesse |>erò i colpevoli •i tila punizione.1 I.«* lagnanze del papa a Venezia rimasero nova-mente senza effetto; e cosi si venne alla rottura. Il nunzio parti •ii Venezia, lasciandovi solo il suo l'ditorc, Luigi Giacol>elli. l'opo «*iò anche 1«» Zeno lascio al principio del gennaio ItìTl», con rutto il personale d'ambasciata, la ritta Eterna.4 Iiip«-tuti tentativi di accomodamento riuscirono tanto meno, in «|uanto vennero inori anche altri* divergenze; solo il pericolo turco produssi* «li nuovo un avvicinamento.
   Già da cardinale Innuceuzo XI *i **ra persuado, che «li fronte •u Turchi si aveva bisogno di Venezia;* la regina del mare nelle !.agune era precisamente l'unica potenza, che poterne con sue*
•	esiio integrare per man* In guerra terre*«re. Ma, poiché Onora •gli aveva avuto «lai Senato solo parole buone e male azioni,* tacki che il primo passo per ravvicinamento venisse fatto da Venezia. Effettivamente colà si piego e si propose nella pernotta •li Girolamo Landò un ambasciatore, che alla furia irmi«*va a««iti btton nome.7
   Anche prima che il limilo giunge»*** a Koma. ('ontarini, l'in* 'iato veneziano presso l'imperatore, aveva ottenuto nel dicembre 1«*:* a Lina, per mezzo del nunzio Ituonvisi, la l'ertezza che Leopoldo era pronto a stringer lega con Venezia contro i Turchi.*
II	I^indo. che al principio «lei Itisi andò a Koma. comparve là non col rang«> di un ambasciatore e abito quindi fuori di Palazzo Venezia. Questa circostanza facilito a**ai l’appianamento delle mot rovente jier la libertà di «juartiere. sulla cui eliminazione il papa insisteva.* Dopoché l'instancabile Marco d'Aviano eblie eliminate le ultime perplessità, fu decisa a Venezia il 22 gennaio
    *	Vmìi tri 462. 467
   *	Vcd* Dnau, PmUsam «fa •	133; Bwmi II WS.
   *	Vedi in 4«.
    *	Vrdi iri 474 S.; D»«tl, V»f. «11.
    *	VrtJi Bono tll 4JJ. a. I.
    *	V«di ivi uo.
   *	V«dl iri 84*«.. *U. 4M, MI.
    *	Vedi Ktorz 171 •.
   *	Vedi ltmuiuii 7i.