Ritratto e abitudini del papa. 393 il suo amore smoderato per i congiunti.1 Ma egli era in contrasto col suo predecessore anche per un altro aspetto. Mentre questi si era mostrato estremamente rigido, ritirato e «li poche parole, Alessandro nella sua affabilità era accessibile a tutti, largo di favori, e alla maniera veneziana abbondevole in espressioni cortesi. Egli si faceva incontro a tutti amichevolmente con il suo « portamento nobile, ancora straordinariamente eretto data la sua grave età, la sua fisionomia aperta, ilare, la sua dolcezza di natura ».* Teneva fermo tenacemente con i diplomatici a quel che aveva riconosciuto giusto, ma cercava di evitare in ciò tutte le asprezze non necessarie.* Nonostante i suoi ottant’anni, era sempre ancora una figura imponente; la sua bella faccia virile con la barba intera è resa ott imamente dalla statua sepolcrale in S. Pietro.4 Anche di spirito era tuttora straordinariamente fresco4 ed estremamente attivo. Il papa si levava all’alba per mettere quindi mano agli affari col più grande fervore. Si occupava personalmente di tutte le questioni importanti, dimodoché faceva figura di essere il proprio ministro, incessantemente attivo. Gli riusciva utile in ciò la sua grande accortezza e la sua facilità rara nel padroneggiare gli affari.* Etili voleva veder tutto, e invece non far guardare nessuno nelle sue faccende. Perciò egli si rifiutò di nominare nuovi camerieri di onore, perchè non voleva spie intorno a sè. Per lo stesso motivo aflidò la pulizia delle sue camere ad un servitore, che non sapeva nè log-«ere nè scrivere.’ 1 Vedi i • memoriali citati «opra p. prec- n. S i> p. Siti, n. IO. l’fr. Bl-•CIIOKF8IIACSBX 42 e Di lIRt'EL 513. * Vedi la relaziono di Girol. Landò in Baroui Bewiikt, flomn II 435, •l'iella del Liechtenstein in Bi#cBor»w*AraEii »0 e I* * Bela t ione del ponti-ficaio di 1*. Aletwuuidro Vili dal Abbate Cornacchia. «e«Tet. del barone de Vi» », ueU’l'ri. 1700 p. 310. Biblioteca Vaticana. * Chaulne* pmwo Gérin nella Rer. Jet qm**t. kit!. XXII 163. * Ritratto di P. SdtBXCK nel di Ini Konst toneet, Amsterdam 1690. e preiuo Gcarjsacci I 313. Bu»to in marni» contemporaneo proveniente da Roma, nel Munoo civico di Francoforte «ol Meno, Liebighau* Xr. 332: busto di bronzo di uno scolaro del Bernini a landra: vedi C. Drvht asii E. FoKTXfM, l'alaloyue of tir Brani« iw thè Snmtk Krnttngtu» li«w«m. Londra 1878, 7-8. La «tatua di ìI minrir~ Vili in t’rbino venne «alvata nel 1798, |i«rohè l'arvivwcovo la cambiò in un «anto; vedi Guuvixt, I rbtma « H no territorio nel periotlo frameeme II, l rbino 1807. 77. * Vedi • Scarlatti, loc. cit. * • . ,S. ?>«* è indefe—a nell'operare, «ente tuli«, riwdve lutto e ordina tutto m-nza molto travagli» avendo una RTanditeima ooinprelien»iva facilità et ««eruzione * (relazione del novembre I6MI, Archivio Liechtenutein d i Vienna). Cfr. la * relazione del cardinale CSoè» del 1*1 ottobre 1689, Archivio di Stato di Vienna. > • Avvito Maremotli del 18 ottobre 1689, Biblioteca Vittorio Eni n.n eie di Roma; * relazione di K. Pallavicini del 31 dicembre 1689, Archivio di Stato di Vienna; relazione del duca di Chauines