328 Innocenzo XI. 1076-1689. Capitolo VI. Napoli, Ignazio Caracciolo, riferisce ancora oltre a ciò, che quest« monache non recitavano più il Rosario, non facevano più segni di croce; ritenevano tutto quanto passasse loro per la testa comi-suggerimento dall’alto, e quindi volevano senza esitare trasformarlo in azioni.1 Dato il prestigio, di cui godeva il Molinos, ci voleva coraggio per intervenire contro di lui; ma alla lunga l’opposizione non poteva mancare. Non fa meraviglia, che i gesuiti fossero i primi a muoversi, perchè la loro ascesi era diametralmente opposta all*' nuove vedute, e la comparsa del Molinos ebbe del tutto naturai mente l’effetto, che molte religiose non vollero più sapere delhi semplicità di direzione dei gesuiti.2 Il Molinos ritenne saggio prevenire gli attacchi ohe si preparavano. Personalmente, o per mezzo di un amico, fece pubblicare nel 1670 alcune lettere, in cui egli, il campione della contemplazione, raccomandava la meditazione ordinaria in modo tale, ehi anche un gesuita non l’avrebbe potuto fare con più zelo.* Non gli riuscì, però, di scongiurare la tempesta. Gottardo Bellhuomo. ex-professore di filosofia e di teologia, maestro dei novizi e prò vinciate della provincia gesuitica veneziana, pubblicò anch’egli per parte sua una dissertazione sulla preghiera comune e quella mistica; il Malaval e il Molinos non vi erano nominati, ma vi erano combattuti.4 Il Molinos ora riprese la penna, ma riteiuie poi meglio non far pubblicare la sua nuova difesa,® e dare invece per lettera spiegazioni al generale dei gesuiti Oliva sul proprio punto di vista. L’Oliva rispose cortesemente, ma non parve soddisfatto delle spiegazioni del Molinos.* Allorché il maggior gesuita italiano, il famoso missionario Paolo Segno ri, manifestò la sua risoluzione di scrivere contro il quietismo, trovò ogni incoraggiamento da parte del suo Generale.7 Il libro del Sogneri apparve nel 1680;* ma era destinato cho proprio esso procurasse al quietismo un apparente trionfo. Un cattivo sintomo per il Segneri fu già il fatto, che potesse comparire una confutazione «lei Petrucoi con dedica al segretario di stato 1 Vedi De DON, Molino* 150. * Vedi ivi 97. * Vedi ivi 63 8». 4 Vedi ivi 65-67. * Conservata in • Val. 8604. Biblioteca Vaticana; vedi Drnos 67 M. * Cfr. Martin* RoM-Bì». Pel Epistolario He Molino* nella Kteurla EtpaOala He nnptealogia t h istoria rn Roma I (1912), e inoltre le oiwervaxioni del Dt*l»ON 93 s». ’ Vedi Pudon* 102. * I*. 8ei-.vf.ri, ConeorHia Ira la /alini e la quiete nelf oralione. Piienxe I6SO.