370 Innocenzo XI. 1676-1689. Capitolo VII. Innocenzo XI resistette dapprima, nello stesso interesse «li Giacomo, anche ad un’altra domanda del re, all’elevazione del PAdda a nunzio vero e proprio. Da più di cento anni, egli osservo. l’Inghilterra non aveva visto più un nunzio; data l’eccitazione n» ! paese, la comparsa di esso avrebbe scatenato una tempesta contro il re.1 Allorché, però, il Castlemaine e anche PAdda tornarono sempre di nuovo su questo soggetto, Innocenzo dichiarò alla fine del 1086, che la nomina a nunzio avverrebbe appena il Castlemaine fosse stato ricevuto pubblicamente come inviato «l'Inghilterra.* La cerimonia ebbe luogo P8 gennaio 1687. Il Castlemaine si recò in carrozza colla più gran pompa in Vaticano, per esserv i ricevuto in udienza pubblica come inviato di Giacomo II « re d’Inghilterra, Scozia, Francia e Irlanda e difensore della fede ».* Gii. nell’ottobre 1686 questo strano diplomatico aveva avuto la mancanza di tatto, nell’udienza in cui aveva ringraziato per il conferimento della porpora all’Este, di tornar ancora a chiedere la mitra per padre Petre naturalmente senza successo.4 Ora nelle sue udienze private egli cominciò subito a far nuove pressioni per la concessione di questa grazia.* Il papa dichiarò, che gli riusciva impossibile allontanarsi in questa faccenda dai suoi principi. Ove il re proponesse un altro ecclesiastico, egli acconsentirebbe volentieri. Nel febbraio il Castlemaine rinnovò la sua richiesta.* Alla fine di marzo si permise addirittura di far rimproveri al capo supremo della Chiesa, dimodoché il papa, irritato, lo invitò a non parlargli più di questo argomento.7 Ma anche questo non giovò. Nell’aprile il Castlemaine credette di poter raggiungere il suo intento, minacciando la rottura delle trattative diplomatiche. Egli stese un memoriale pieno di rimproveri verso il papa, che non soddisfaceva nessuno «lei desideri del suo re, dimodoché a lui non rimaneva altro. risposta negativa al Sobiraki riguardo al P. Rota, del 10 agretto ISSO, io Bf.rtiuf.k II 285. 1 • Lettera del Cibo all'Adda del 22 giugno 1686. loc. cit. • • Lettera del t'ibo all'Adda del 7 dicembre 1686. ivi. La nomina del-l'Adda a nunzio ordinario avvenne solo il 24 maggio 1687 (Hehtiiiek II 351). L'Adda, ora arcivescovo di Amasia, venne ricevuto in udieoza solenne dal re nel luglio 1687 (cfr. Kankk Vili 286) e distinto ostentatamente, ciò che non doveva se non far montare i pregiudizi protestanti; vedi Ku>pp III 320 s. ’ t'ir, lo scritto raro, adorno di rami di Am. van Westerhout, di Gtov. Mteiir.t.r. Wiut. Ragguaglio della solenne rompano fatta in Roma gli otto dt Gennaio I6S7 dall'III. et Ree. tignar Conte di Caetelmaine. ambaeeiatore etraar dinarin della Sagra reai Maenià di Giacomo feconda Re d'Inghilterra. Senna, Francia et Ihenia. difensore della fede, alla 8. S. apottolica in andare j/nAW*-eamente alV udienza della S. di X. 8. Papa Innocenza XI, Roma (Ereole) 1687. * Vedi • lettera Cibo all'Adda del 12 ottobre 1686. Xmnziat. d"Inghilterra 16. Archivio segreto pontificio. * Vedi • lettera Cibo al D'Adda del 14 gennaio 1687, ivi. • Vedi * Cifra al D'Adda del 27 febbraio 1687, ivi. ’ Vedi • Cifra al D'Adda del 25 marzo 1687, ivi.