AIeMand.ro Vili. 1689-1091. Capitolo I. Il nuovo papa divenne presto assai popolare presso i Romani. Prima la girandola meravigliosa nel giorno dell’incoronazione,1 poi gli archi di trionfo per la presa di possesso del Laterano * conquistarono il popolo desideroso di spettacoli. Piacque altresì, che il papa si mostrasse di più e t alora uscisse in carrozza privata-mente.* Quando poi si ebbero anche remissioni di tasse,4 una politica più libera nel commercio dei grani,5 e molteplici provvedimenti per il bene della città,* il giubilo non conobbe più limiti. Una medaglia coniata in onore di Alessandro lo esaltò come il restauratore del benessere pubblico.7 Per i Romani rientrava in in Retv. iles quest, flint. XX 150. Cora« rileva giustamente il Bischoffshausen (93). non hì può dunque parlare con il Liechtenstein di un governo collaterale propriamente detto. 1 * « La girandola è »tata la piti numerosa e bella che a' tempi nostri sia inai stata veduta.» • Avviso Marescotli del 22 ottobre 1089, loc. cit. * * Avviso MartsrtUi del 29 ottobre 1089, ivi. Cfr. CANCELLIERI, Possessi 303 ss. * Cfr. gli * .-I crini Maresadti del 17 dicembre 1689 e 17 giugno 1690, loc. cit. * * A friso Marescotli del 2« novembre 1689, ivi. Cfr. Ree. de* quest, hist XXtl 192; B isciloFFSHAT'RKN 60 n. 13. Il BROSCII (I 447) rileva, che la perdita di 200.000 scudi per le remissioni di tasse non distrusse l’equilibrio «lei bilancio. * Vedi Benigni 04 ss. Sull'editto qui menzionato per l'estirpazione delle talpe vedi F. M. N’io risoli. Lettera nella quale si considera T in rat urne fatto da' la/ti nella ('ampagna di Roma l'anno 1090, Ferrara 1693. * Cura per la pulizia delle strade: * Arriso Marescjtli del 18 ottobre 1639. loc. cit.; Misure di difesa contro la peste: * .Irci«» Maresrolti del 13 gennai«’ 1690, ivi. Cfr. le • ordinanze sulla peste «lei 4. 8 e 9 gennaio 1690 in Editti \ 61 p. 416s.. Archivio segreto pontificio. ’ Ve«li Benigni, loc. cit. Un appunto contemporaneo giudica: • Alli 16 Febbraio 1691 morì Alessandro ottavo con gran dispiacere e danno della città di Koma per il suo breve pontificato, perchè se più campava, haveva destinato a far molte cose a prò del pubblico e sollevamento del popolo. Gli artisti nel breve corso del suo |mntiflcato tutti lavoravano, e se ne vedde segni evidenti del loro guadagno nel Monte della Pietà, nel quale nel detto tempo furono riscossi la maggior parte delli pegni che vi erano, inditio manifesto che nel detto pontificato correva del denaro » (Pasolini. Documenti 39). Tuttavia anche Alessandro VI II. specialmente dopo la sua morte, fu bersaglio di satire e libelli velenosi. Molto «liflusa in manoscritto è la * Confessione di P. Ale*-sandro Vili fatta al suo confessore il P. Giuseppe Gesuita negli ultimi e*tremi «Iella sua vita, citata dal Rakke III 206 • secondo un « M». Roto. * e riftu tata a ragione come contraria alla verità: B o m a , Itarb. I.XI 1, (MUtb. 3163 p. 264. Biblioteca Vaticana, e Rolognetti 275. Archivio segreto pontificio; Francoforte sul Meno, Biblioteca civica, Ms. (ìlauburg. 31; Biblioteca nazionale di Vienna 6351 p. 179 ss.; copia, comperata a Roma nel 1902, in mi» possesso. Un * Kpitaphium satiricum nellYXtoft. 3160 p. 21. loc. cit. Piuttosto contro il cardinale Oltoboui è diretta una * Canzone nella B i -hlioteca L. Ben veduti di Gubbio. Annuito, però, a questi scritti ostili abbiamo anche poesie in favore di Alessandro Vili e del suo