414 Innocenzo XII. 1691-1700. Capitolo II. Nonostante la brevità del passato pontificato, la composizione del sacro Collegio si era mutata grandemente; esso era stato diminuito per i due cardinali morti Cerri e Cavalieri,1 aumentato per 14 nuove nomine. Si era spostato anche l’aggruppamento dei partiti. Tuttavia stettero nuovamente a fronte i Francesi e il partito ispano-imperiale, il cui condottiero nominale fu ancora una volta il cardinalf'^Medici. La rappresentanza degli interessi frani ; toccò al cardinale D’Estrées, che doveva venire assistito dal car dinaie Forbin e dal duca di Chaulnes.* I cardinali ispano-imperiali si allearono con il Chigi e i cardinali d’Innocenzo XI, fra i quali ultimi, però, gli Zelanti formarono un gruppo speciale sotto il loro capo Colloredo. Barberini e i Francesi si unirono ai cardinali di Alessandro Vili, capitanati da Ot toboni, e al cardinale Altieri. Nessun partito era assolutamente compatto: il cardinale Go£> non si fidava del Medici, il principe Liechtenstein del marchese Cogolludo; anche il Forbin, il D’Estrées e il Bouillon, come pur • lo Chaulnes, per quanto cercassero dissimularlo, non erano concordi. In tali condizioni non ò possibile fare numeri precisi per i singoli partiti; però il gruppo Medici-Chigi-Odescalchi era più forte di quello D’Estrées-Ottoboni-Altieri. Ambedue possedevano il numero di voti necessari per l’esclusiva.* Si prevedeva generalmente un conclave assai lungo.4 Ma nessuno probabilmente sospettava, che avrebbe durato cinque mesi interi. Durante tutto questo tempo la lotta dei partiti si svolse intorno alla candidatura del cardinale Gregorio Barbarigo, vescovo di Padova. Per giudizio concorde il Barbarigo era uno degli ottimi fra i cardinali.4 Il suo nome passava per avere grandi probabilità, prima ancora ch’egli entrasse in conclave.* Venivano però nominati subito dopo lui anche Marescotti, Casanata, Pignatelli, Buonvisi. Visconti, Ciceri, Cibo e Barberini.7 L'elezione del Barbarigo venne proposta dall’oratoriano cardinale Colloredo, capo degli Zelanti, ed a lui si uni il Chigi. Nessuno noia © Capifuochi. Non vennero a Roma Portocarrero, Lancaatre, Kadxiejo-wski e Ftìrstenberg. 1 tfCARNacci I 4iM. * Vedi Waujuii so 167. * Wahrsicsp 167.' * • « L'apparenxe sono che il conclave debbia esser molto longo per le debo-leu« delle fattioni e per le discordie de' Spagnoli e Francesi (• .Irciw ìlart-scotìi del 17 febbraio 1691, Biblioteca Vittorio Emanuele di Roma). Carlo II di Spaglia s'ingannò assai, prevedendo un conclave breve; vedi la sua • lettera a Cogolludo, in data, Madrid 5 mano 1691, Archivio dell'ambasciata di Spagna di Roma I 28. * Cfr. Parte I di questo voi. p. 405. * Vedi gli * .1 iri« Marticolii del 17 febbraio e 3 marzo 1691, loc. cit. ’ Vedi gli • A n-iri Manicotti del 24 febbraio, 3, 10 e 24 mano 1691, ivi-